Sveva Cardinale, chi è Paola Catanzaro? La sua storia
La storia di Sveva Cardinale, nome d’arte di Paola Catanzaro (nato Paolo), ex ‘santona’ di Brindisi e poi showgirl sarà ripercorsa nello speciale de Le Iene. La trasmissione nel corso di numerosi servizi ha tentato di ricostruire la truffa milionaria messa in piedi dall’ex veggente Paolo Catanzaro, che prometteva guarigioni miracolose in cambio di denaro. Sin dal 2017 la trasmissione di Italia 1 ha cercato di fare luce sulla vicenda, raccogliendo le varie testimonianze e segnalazioni. Proprio grazie al programma si è arrivati all’arresto di Paola e del marito con l’accusa di truffa aggravata e associazione a delinquere, fino al processo ed alla prima condanna giunta alla fine del 2021.
Di Paolo Cardinale si persero le tracce nel 2014 quando, come documentò Le Iene, dopo una operazione chirurgica eseguita in Tailandia divenne a tutti gli effetti una donna: Paola. Quest’ultima raccontò del suo cambio di sesso in vari salotti televisivi tentando anche la strada del mondo dello spettacolo con il nome d’arte di Sveva Cardinale. Lo scorso dicembre Paola Catanzaro è stata condannata a 6 anni e mezzo per i presunti raggiri ai danni di diverse persone. A finire nei guai, con lei, anche il marito Francesco Rizzo, poi condannato a 5 anni.
Sveva Cardinale ed i problemi con la giustizia: il processo
Sveva Cardinale anche ai microfoni de Le Iene ha sempre negato i raggiri di cui è accusata ai danni delle molteplici presunte vittime. Tuttavia l’inchiesta a suo carico è andata avanti al fine di accertare le reali responsabilità ed eventualmente risponderne. Stando alle testimonianze raccolte dal programma di Italia 1, la “mistica” sarebbe riuscita a convincere molti dei suoi fedeli a farsi dare delle grandissime cifre in denaro in qualità di offerte per la costruzione di presunte croci che, piantate in più parti d’Italia, avrebbero aiutato a salvare il mondo anche da calamità naturali. In seguito alla messa in onda del servizio, la Finanza e la Procura si sono mosse ed il 30 gennaio 2018, attraverso un’operazione denominata “Revervoir dogs”, Le Iene appunto, Paola Catanzaro ed il marito sono stati arrestati.
I due hanno trascorso oltre un anno agli arresti domiciliari in attesa del processo; il tribunale ha poi disposto per entrambi tre anni di sorveglianza speciale con l’obbligo di rimanere a Brindisi e con l’obbligo di dimora dalle 21 alle 6, nonché l’obbligo di cercare lavoro. “Essi hanno sviluppato una vera e propria personalità nel commettere delitti contro il patrimonio a fini di lucro”, avevano scritto i giudici, come riferì sempre la trasmissione.