Dopo diversi mesi di indagini, testimonianze e sopralluoghi, le autorità della Svezia sembrano vicine alla soluzione di un caso di stupro di gruppo che si è verificato lo scorso febbraio nel quartiere Nydala a Malmö: un paio di giorni fa infatti sono finiti in manette due 15enni che sono accusati della violenza sessuale subita – e denunciata praticamente subito – dalla giovanissima vittima di appena 13 anni. I contorni dello stupro di gruppo non sono ancora stati ben definiti con le autorità svedesi che in questi casi preferiscono osservare un certo riserbo sia per evitare ripercussioni mediatiche su vittime e aggressori, sia per non evitare di aggravare ulteriormente l’immagine della Svezia come patria europea delle violenze sessuali.



Dal racconto dell’accusa – riportato dalla maggior parte dei media svedesi – emerge che la vittima 13enne sarebbe stata anche minacciata con un coltello affinché non si sottraesse alla violenza; mentre nell’interrogatorio ha raccontato alle forze dell’ordine della Svezia che durante lo stupro di gruppo uno dei due aggressori aveva ricevuto una telefonata da sua madre, poi confermata dal Pubblico ministero che ha consultato i tabulati di uno dei due 15enni indagati. Ad avvalorare ulteriormente la tesi della giovane vittima ci sarebbero anche i racconti di diversi testimoni oltre a delle presunte tracce di sperma rinvenute sulla scena del crimine e alcune chat tra la vittima e i due aggressori nelle quali – probabilmente – ci sono anche dei dettagli sull’incontro di quel giorno; ma seppur si sia parlato di un ipotetico video girato durante lo stupro non è emerso nulla in sede processuale.



La Svezia e i difficili dati sugli stupri: “200 casi ogni 100mila abitanti”

Insomma, a conti fatti si tratta dell’ennesimo – ma non meno atroce – caso di stupro che si registra in Svezia, nuovamente ai danni di una minorenne: emblematico fu il caso di una 14enne violentata nel 2011 e che si è concluso con l’arresto di tre uomini (all’epoca dei fatti anche loro minorenni) incastrati grazie ad un’analisi del DNA che inizialmente non aveva dato nessuna corrispondenza. E riallacciandoci alla percezione della Svezia come patria europea dello stupro, vi riportiamo i dati più recenti sul fenomeno stilati dall’Eurostat che parlano sul territorio svedese di circa 200 casi ogni 100mila abitanti: il numero più alto d’Europa, con l’Italia che si piazza 25esima con una media di gran lunga inferire ai 25 casi ogni 100mila abitanti.

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