SVEZIA E FINLANDIA VERSO LA NATO: “PER NON FARE LA FINE DI KIEV”
È ormai chiaro che la guerra tra Russia e Ucraina, comunque vada a finire, porterà uno sconvolgimento nella geopolitica internazionale simile se non peggio della Guerra Fredda di fine Novecento: l’annuncio ieri di Svezia e Finlandia di un prossimo ingresso nella Nato – aggiunto all’invio di armi dell’Alleanza all’esercito ucraino per sconfiggere la Russia – ha portato conseguenze diplomatiche già gravissime.
La distanza tra Occidente e Cremlino è ai livelli massimi dalla Caduta del Muro, tanto che negli scorsi giorni era stato il Governo russo a considerare la possibilità di colpire obiettivi Nato se identificati nell’invio di mezzi-arme verso l’Ucraina. Un fatto del genere porterebbe alla potenziale “miccia” di una terza guerra mondiale, così come quanto minacciato oggi dall’ex Presidente russo Dmitri Medvedev in risposta alle intenzioni manifestate da Stoccolma e Helsinki. Riavvolgiamo un attimo il nastro e torniamo alla conferenza stampa congiunta tra Magdalena Andersson e Sanna Marin – le Premier di Svezia e Finlandia – ieri a Stoccolma: la stampa svedese aveva dato in anteprima l’imminente ingresso nella Nato per il Paese scandinavo. La piena conferma arriva dalla Premier Andersson: «C’è un prima e un dopo il 24 febbraio», giorno dell’invasione russa in Ucraina, «ci sono argomenti da analizzare con molta attenzione. Bisogna soppesare tutti i pro e i contro. Allo stesso tempo, non vedo alcun motivo per rinviare la decisione. Avremo le elezioni a settembre e dobbiamo anche essere in grado di concentrarci su questo». Entro giugno avverrà il passaggio definitivo per la Svezia nella Nato, seguita con molta probabilità dalla Finlandia a “ruota”: due Paesi europei, fino ad oggi neutrali, ma che temono la medesima parabola geopolitica vissuta dall’Ucraina.
IRA MEDVEDEV CONTRO PAESI BALTICI: “PRONTI MISSILI NUCLEARI RUSSI”
Sanna Marin ha poi confermato l’intento della Finlandia di seguire la Svezia nel processo di stretta alleanza Nato: «La Russia è il nostro vicino. Abbiamo un lungo confine con la Russia e vediamo come si comportano in Ucraina adesso. È una guerra in Europa che non volevamo accadesse, ma ora purtroppo è così. Pertanto, dobbiamo ovviamente porci la domanda su come possiamo fare in Finlandia per evitarlo».
In maniera ancora più netta, la giovane Premier finlandese ha poi fatto intendere che la decisione sull’ingresso nella Nato è questione davvero di settimane: «Senza l’adesione alla Nato, la Finlandia non gode di garanzie di sicurezza, nonostante sia un partner dell’Alleanza». «Se la Svezia e la Finlandia entrano nella Nato, attueremo la Difesa nucleare nel Mar Baltico»: con questo diktat giunge da Mosca la prima risposta, irosa, del vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa Dmitry Medvedev, intervenuto sul suo canale Telegram. L’ex Presidente russo ha ribadito che con l’ingresso dei due Paesi scandinavi nell’Alleanza Atlantica, «non sarà più possibile parlare di uno status non nucleare del Baltico. L’equilibrio deve essere ripristinato. Finora la Russia non ha adottato tali misure e non le avrebbe adottate ma se siamo costretti». Mosca ha poi fatto sapere che rafforzerà i suoi confini occidentali qualora Svezia e Finlandia si uniranno alla Nato: «sarà necessario rafforzare seriamente il gruppo di truppe di terra e il sistema di difesa aerea e schierare consistenti forze navali nel Golfo di Finlandia»; non solo, diverrebbe automatico lo spostamento di missili nucleari sul Mar Baltico, prodromo di una potenziale – a quel punto quasi inevitabile – terza guerra mondiale.