Continuano nel nord Europa le infezioni da covid legate ai visoni. Le ultime notizie ci giungono dalla Svezia dove, come riferito dai colleghi dell’agenzia Adnkronos, diversi dipendenti di un allevamento sono risultati essere positivi al coronavirus. Dopo il focolaio, il ministero della sanità svedese ha fatto sapere che sono in corso degli accertamenti per stabilire se il ceppo di covid presenti nei visoni sia lo stesso di quello del personale che si è ammalato: “L’Istituto veterinario svedese, il Consiglio svedese dell’agricoltura e le unità locali di controllo delle infezioni – la breve nota dell’Agenzia svedese per la sanità pubblica – stanno indagando congiuntamente se esiste una connessione tra i casi e il loro contatto con i visoni”. Dalla Svezia alla Danimarca, altra nazione “nordica” dove i visoni stanno creando non pochi grattacapi alle autorità. Una questione che ha addirittura portato alle dimissioni di Morgens Jensen, il ministro dell’agricoltura danese.
SVEZIA, FOCOLAIO COVID IN ALLENAMENTO VISONI: IN DANIMARCA SI DIMETTE IL MINISTRO AGRICOLTURA
“Non ci sono stati nuovi casi della versione mutata ‘Cluster 5’ dal 15 settembre – ha fatto sapere ieri Ellen Trane Nørby, ministra della sanità danese – e ciò ha indotto le autorità sanitarie danesi a concludere che questa versione sia stata con tutta probabilità debellata”. La versione mutata del nuovo ceppo di covid è stata quindi individuata ed eliminata, ma come detto sopra, il caso ha portato al passo indietro di Jensen, che ha spiegato di aver presentato le proprie dimissioni alla premier Mette Frederiksen, dopo che il governo aveva spiegato di aver predisposto un piano per abbattere 17 milioni di visoni senza alcuna legge adeguata. Secondo Jensen l’esecutivo avrebbe potuto consigliare l’abbattimento dei visoni piuttosto che ordinarlo (al momento sono stati abbattuti gli animali di 284 allevamenti, quasi un quinto del totale). In Danimarca è stato disposto il divieto di allevare i visoni fino alla fine del 2021.