L’agenzia di stampa “Anadolu” ha dato notizia del bando relativo alle scuole religiose in Svezia, che al momento colpisce soprattutto la comunità musulmana, con la chiusura di 19 scuole islamiche. Il governo del Paese scandinavo, in particolare, continua a chiudere le istituzioni accademiche islamiche “nel tentativo di promuovere la retorica anti-islamica e fermare la privatizzazione dell’istruzione. All’inizio di quest’anno è stato presentato un disegno di legge che mira a proibire l’istituzione delle cosiddette scuole religiose indipendenti”.
Jenny Berglund, docente presso l’università di Stoccolma, ha analizzato la questione sul portale telematico ufficiale dell’ateneo, partendo dai dati statistici: appena l’1 per cento dei bambini residenti in Svezia frequenta scuole religiose gratuite, rispetto al 75 per cento nei Paesi Bassi e al 25 per cento in Danimarca. Delle 7mila scuole primarie e secondarie svedesi, circa 70 sono registrate come religiose. “Quasi nessuno sta facendo domanda per istituire scuole religiose gratuite in questo momento, dato il dibattito che le circonda – ha chiarito l’esperta –. Tuttavia, la Svezia ha firmato diverse convenzioni, il che significa che non possiamo vietare le scuole libere da religiosi. Le nuove aperture saranno fermate, ma il provvedimento probabilmente non reggerà davanti alla Corte europea, di fronte a eventuali ricorsi”.
SCUOLE RELIGIOSE IN SVEZIA: DIFFAMATI ANCHE I CATTOLICI
La professoressa Berglund, a proposito delle scuole religiose indipendenti in Svezia, ha specificato che devono tutte seguire le linee guida statali: “Possono aggiungere un argomento personale, che ad esempio può essere la conoscenza della Bibbia, ma gli elementi di fede devono essere volontari, cosa non particolarmente facile da applicare in molte scuole. Per esempio, le scuole musulmane indipendenti hanno spesso un’ora di arabo e un’ora di insegnamento islamico a settimana. Alcuni studenti praticano sport divisi per genere, altri no”.
Il dibattito, a giudizio di Berglund, è emerso per via della “generale incertezza religiosa in Svezia. Anche le nostre scuole municipali sono cadute nel Protestantesimo, ma molti non se ne accorgono, perché questo fa parte della cultura maggioritaria. Un mio collega ceco, che scrive di educazione religiosa neutrale e obiettiva nelle scuole svedesi, evidenzia che le scuole svedesi siano permeate da un profilo luterano e che i cattolici siano spesso diffamati”.