Dalla Svezia arriva la notizia – riportata per primo dal Nordic Times – che l’Agenzia nazionale per la emergenze civili ha chiesto alla Chiesa svedese di predisporre circa 30mila tombe per altrettanti soldati a fronte di una possibile guerra o di quello che viene definito un “grave disastro”, il tutto mentre si accentuano le voci da parte dei leader locali in merito al timore sempre più preponderante dell’espansione del conflitto ucraino – che si appresta a raggiungere il suo terzo anno consecutivo: una notizia certamente – che potrebbe presto raggiungere anche la Svezia.
Patendo proprio da quest’ultimo punto, la prima voce ad ipotizzare l’espansione della guerra in Ucraina è stata la ministra degli Esteri della Svezia Maria Malmer Stenergard ad inizio mese durante la riunione con gli omologhi della NATO che si è tenuta in quel di Bruxelles sottolineando che “dobbiamo prepararci a un confronto a lungo termine con la Russia” e ricevendo – tra gli altri – anche il consenso del segretario generale dell’Alleanza Mark Rutte; mentre un paio di giorni fa sul medesimo punto è tornato anche il capo di stato maggiore dell’esercito svedese Jonny Lindfors accusando il governo russo di star minacciando “l’ordine di sicurezza europeo” con una guerra “non solo [contro] l’Ucraina, ma contro l’Occidente collettivo”.
La Svezia si prepara ad accogliere le tombe di 30mila soldati: i leader preoccupati all’idea di una guerra contro la Russia
In questo contesto sarà più semplice comprendere le recentissime richieste mosse dall’Agenzia nazionale per le emergenze civili che ha citato la necessità di predisporre le 30mila tombe che dovranno – sempre ipoteticamente – accogliere i soldati della Svezia, esortando sia le chiese locali che le imprese funebri ad individuare i terreni nei dintorni di Goteborg che potrebbero accogliere le salme dei militari morti per difendere la loro patria.
Dati alla mano, quel 30mila citato dal Nordic Times è pari a circa il 5% dell’intera popolazione che risiede in Svezia, aiutando a dare una misura dell’entità della presunta emergenza, alla quale si aggiunge anche la necessità di fare tutto nel minor tempo possibile: non è chiaro se gli 007 svedesi siano a conoscenza di qualche informazione preclusa alla popolazione o – addirittura – all’Occidente; ma sempre secondo il quotidiano i leader svedesi nelle ultime dichiarazioni pubbliche sembrano star progressivamente preparando l’opinione pubblica all’idea di un conflitto contro la Russia che – se non è già in corso – potrebbe scoppiare nell’arco di pochissime settimane.