La Svizzera restituirà milioni di dollari – 14 per la precisione – a quattro cittadini russi accusati di aver preso parte a una delle frodi più famose al mondo. Tre di loro sono sottoposti a sanzioni internazionali, riporta il Corriere della Sera: la funzionaria del fisco di Mosca Olga Stepanova, l’ex marito di lei Vladlen Stepanov, l’ex banchiere accusato di corruzione Dmitry Klyuev e infine Denis Katsyv, figlio dell’ex vicepresidente regionale di Mosca Pyotr Katsyv.



Il caso è legato a una delle frodi più famose di sempre, 230 milioni di dollari in tutto. La vicenda parte nel 2007, con un attacco al fondo Hermitage Fund dell’investitore americano Bill Browder. Carte sequestrate e sigilli alle aziende, con falsificazioni operate sui documenti. L’organizzazione fabbricò la richiesta al Tesoro di Mosca di rimborsi fiscali indebiti per 230 milioni di euro. Richieste autorizzate dalla Stepanova, con parte del denaro finito nelle tasche del marito. Le somme, in un secondo momento, riciclate attraverso molti passaggi, fino ad arrivare in Svizzera.



Svizzera, 14 milioni di rimborsi a tre russi sotto sanzioni

La Corte penale federale ha consentito i rimborsi ai quattro cittadini russi accusati. Secondo i giudici, il fondo Hermitage non sarebbe parte lesa e non ci sarebbero prove dell’azione di un’organizzazione criminale dietro la frode (che portò anche al delitto Magnitsky). Come evidenziato dal Corriere della Sera, è stata sposata in toto la versione della Procura di Mosca, in netta opposizione con quella del Dipartimento di Giustizia americano. E questo non rappresenta un caso isolato. Negli ultimi anni i tribunali della Svizzera si sono pronunciati quattro volte a favore di oligarchi di Mosca accusati di corruzione o riciclaggio. Sentenze favorevoli e denaro restituito. Le cifre fanno riflettere: ad oggi, sono sotto sequestro appena 8 dei 213 miliardi di dollari di clienti russi depositati presso le banche elvetiche.

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