La Svizzera pensa a rimpatriare gli 70 mila ucraini che si trovano sul territorio, anche se la conclusione della guerra con la Russia non sembra essere all’orizzonte. La strategia provvisoria avanzata dal Governo, come riportato da Swiss Info, prevede una finestra di partenza compresa tra i sei e i nove mesi. I primi permessi di soggiorno concessi, di status S, scadranno infatti nel 2024 e nel 2025, a distanza di due o tre anni dall’inizio del conflitto.
Se l’esecutivo decidesse di andare effettivamente avanti con il suddetto piano, 70 mila persone dovrebbero rientrare in Ucraina. Secondo le stime, l’80% di questi, ovvero 56 mila, potrebbero farlo volontariamente. Il motivo è da ricondurre al fatto che si tratta per lo più di donne e bambini separati dai propri uomini, costretti ad arruolarsi. Il restante 20%, ovvero 14 mila, rifiuterebbero di tornare nel proprio Paese, lasciando scadere i termini del permesso di soggiorno. La sensazione è che questi decideranno il da farsi in base a quella che sarà la situazione geopolitica in quel momento.
Svizzera pensa a rimpatriare ucraini, anche pagandoli: il piano
Il piano pensato dalla Svizzera per rimpatriare gli ucraini evidenzia che più i profughi restano nel Paese, meno saranno propensi a tornare in patria. È per questo motivo che si vuole spingere le partenze volontarie fin dal prossimo anno, anche attraverso un contributo economico, ovvero l’assistenza finanziaria iniziale. Essa potrebbe essere uniforme o decrescente, in modo da incoraggiare le persone a non aspettare la scadenza del termine per partire. Gli importi previsti variano tra i 1000 e i 4000 franchi (tra i 1.038 e i 4.154 euro) a persona a seconda del periodo di trasferimento.
Tutto ad ogni modo dipenderà dallo stato della guerra. Per il momento la maggioranza delle persone possiede un passaporto biometrico e quindi non necessita di visto o documento di viaggio sostitutivo. Per cui potrebbe allontanarsi in qualsiasi momento. Non sembra esserci però questa volontà, almeno nei più. Dopo cinque anni di soggiorno ininterrotto, infatti, in Svizzera è possibile richiedere un permesso B, valido cinque anni. Ogni caso a quel punto verrebbe valutato singolarmente.