Swami Codognola

, figlia di Paolo Codognola, portiere con trascorsi nel Chievo Verona, è morta a soli 17 anni mentre si trovava in vacanza in Grecia con la madre. Ancora incerte le cause del decesso anche se si presume che la ragazza possa essera stata uccisa da uno shock anafilattico. Dopo essersi sentita male, Swami è morta dopo tre giorni di agonia in un ospedale di Atene. Il padre Paolo, ai microfoni de L’Arena, ha raccontato tra le lacrime quanto accaduto alla sua bambina. «Io, appena venerdì Michela mi ha detto che Swami stava male sono partito. Quando sono arrivato all’ospedale di Atene lei era già in coma. Non sono nemmeno riuscito a salutarla, era già senza conoscenza, ormai era senza speranza», ha spiegato Paolo Cadagnola mentre il dirigente scolastico del Liceo Classico “Scipione Maffei” di Verona, Roberto Fattore, commentando la notizia, su Facebook ha scritto – “Ne siamo tutti sconvolti, profondamente turbati e interrogati, increduli, incapaci di tenere assieme la bellezza e la vitalità della sua giovinezza con la dimensione oscura della morte”.



Swami Codognola, figlia dell’ex portiere, morta a 17 anni in Grecia: forse uccisa da uno shock anafilattico

Paolo Codognola

, il padre di Swami, ai microfoni de L’Arena, ha spiegato di non sapere ancora le cause della morte della figlia. «Non sappiamo che cosa ci abbia portato via Swami. Non sappiamo se è stato un batterio o se è stata la puntura di un insetto. Lei in effetti venerdì era stata punta, ma non sappiamo se è stato quello, non sappiamo niente», ha spiegato. Swami e la madre erano partite giovedì notte. Venerdì la ragazza ha cominciato a stare male, ma nessuno avrebbe mai immaginato che un semplice malessere si sarebbe trasformata in una tragedia. «Vogliamo capire che cosa è successo, perché non riusciamo a farcene una ragione», aggiunge.



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