Nella giornata di oggi si giocherà la partita definitiva per le Elezioni USA 2024 nel corso della quale potremo sapere finalmente l’orientamento generale dei cosiddetti ‘swing states‘ e sapere chi tra i due candidati – ovviamente Donald Trump tra le file repubblicane e Kamala Harris per quelle democratiche – diventerà il prossimo inquilino della Casa Bianca: proprio soffermandoci su questo importantissimo aspetto, tra queste righe cercheremo di definire nel dettaglio cosa siano gli swing states, perché vengono chiamati così e per quale ragione sono considerati più importanti degli altri.



Partendo – quasi naturalmente – dalla definizione di swing states, è importante sottolineare che si tratta di quegli stati (tra i 50 che compongono la cartina statunitense) in cui i sondaggi e le proiezioni hanno mostrato una serrata battaglia tra i due candidati; opposti idealmente a quegli altri stati in cui la partita sembra essere già profondamente chiusa a favore di uno o dell’altro candidato. Storicamente non esistono degli swing states fissi dato che molto dipende dai candidati presidenziali e da diversi fattori economici e sociali, ma d’altra parte è certo che almeno una 20ina hanno sempre storicamente votato nello stesso modo.



Senza dilungarci sugli stati ‘decisi’, occorre precisare che la ragione per cui le attenzioni sono ampiamente poste sugli ‘indecisi‘ sono legate al sistema dei Grandi elettori: il popolo esprimerà la sua preferenza e il partito tra i due in corsa che otterrà anche un solo voto in più in uno stato incasserà anche la totalità dei Grandi elettori con la conseguenza che saranno proprio gli swing states altalenanti a far pendere l’ago della bilancia da un lato o dall’altro.

Quali sono gli swing states nelle Elezioni USA 2024, quanto pesano e cosa ci dicono gli ultimi sondaggi

Quest’anno gli swing states sono sette ed includono Arizona, Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin (storicamente spesso finiti tra gli indecisi), unitamente a Carolina del Nord e Nevada che assieme conservano in totale 90 Grandi elettori: interessante – ma forse inutile a livello generale – notare che nelle scorse elezioni questi finirono tutti nelle mani di Biden, con la sola eccezione della Carolina del Nord che scelse (nel voto popolare) Donald Trump.



Per ora è ancora impossibile immaginare come andranno a finire le Elezioni USA 2024, specialmente guardando agli stati indecisi, ma possiamo certamente recuperare gli ultimissimi dati sui sondaggi: a fine ottobre in Arizona e Georgia Donald Trump viaggiava in vantaggio – rispettivamente – di 1,9 e 1,4 punti percentuali; con Kamala Harris in testa (ma dell’1,1 e 0,8) nei territori di Wisconsin e Michigan; mentre in Carolina del Nord, Nevada e Pennsylvania nessuno dei due candidati pare avere un margine superiore agli 0,5 punti percentuali rispetto all’avversario.