Il governo ha deciso di rimandare lo switch off del Digitale Terrestre, spostando le precedenti date comunicate in merito allo “spegnimento”, il passaggio dal vecchio Mpeg2 al più recente Mpeg4, e in seguito al DVBT-2. Fino a pochi giorni fa la deadline prevedeva un primo step il primo settembre di quest’anno, quindi fra circa un mese, con l’abbandono del vecchio sistema di compressione, quindi un secondo step il 21 giugno dell’anno prossimo, fra meno di un anno, per il passaggio dall’Mpeg4 all’HEVC, un altro codec audio ancora più efficiente.



Con tale doppio posticipo l’esecutivo ha accolto le richieste degli editori, che avranno così più tempo per adattare i propri sistemi di trasmissione, e nel contempo i telespettatori avranno a disposizione più giorni per cambiare, ove necessario, la propria televisione o eventualmente il decoder del digitale terrestre. Ma vediamo quali sono le nuove date dello switch-off, a cominciare da quella del primo settembre 2021 che slitta al 15 ottobre dello stesso anno; a partire da quel giorno toccherà agli editori decidere quali canale convertire per primi, probabilmente quelli meno importanti come sottolinea il portale Tecnologia.Libero. Inoltre, molti trasmetteranno in simulcast, ovvero, trasmettendo con i due codec in contemporanea.



SWITCH OFF DIGITALE TERRESTRE, DATE POSTICIPATE: SECONDO STEP DAL PRIMO GENNAIO 2023

Il secondo step slitterà invece dal 21 giugno del 2022 al primo gennaio del 2023, quasi sei mesi dopo. Fra i motivi che hanno spinto il ministero dello sviluppo economico ad adottare nuovi codec e quindi nuove frequenze di trasmissione, la necessità di liberare le frequenze radio 702-734 Mhz, di modo da rendere disponibili quest’ultime agli operatori telefonici, che hanno pagato a caro prezzo, e alla navigazione mobile in 5G.

Nonostante lo switch-off verrà ritardato, le stesse compagne telefoniche potranno comunque godere delle frequenze nei tempi previsti, quando spariranno letteralmente alcuni canali tv che non avranno più spazio, fisicamente, sulle varie “bande” in precedenza utilizzate. Ricordiamo che per cambiare la tv il governo ha messo a disposizione un nuovo bonus tv da 100 euro senza limiti ISEE ma con la rottamazione obbligatoria del vecchio tv e destinato a coloro che siano in regola con il pagamento del canone Rai.