Numerosi i dossier caldi sul tavolo del governo, ce n’è uno che riguarda da vicino il Mise. Parliamo del mondo radio, in particolare della riforma del Tusmar (Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi e Radiofonici Digitali). Attualmente è in corso un braccio di ferro tra il ministero dello Sviluppo Economico e le piccole radio, soprattutto le locali, e non mancano gli ostacoli per l’esecutivo guidato da Mario Draghi…



Come evidenziato da Francesco Fredella sulle colonne di Libero, gli editori sono sul piede di guerra e mettono in allarme l’esecutivo. I primi strizzano l’occhio al DAB ma non è possibile pensare di archiviare repentinamente l’FM. Questo è il principale scoglio e sono stati richiesti chiarimenti al governo. Un anacronismo del Tusmar è stato segnalato dai colleghi di newslinet.com: «L’art. 2, comma 1, lettera v) del D. Lgs. 177/2005 (il formante giuridico del T.U.), che stabilisce l’ambito locale radiofonico, fissandolo fino a 15 mln di abitanti (inclusa la copertura di soggetti controllati o collegati). La stessa fonte normativa, alla lettera z), connota l’ambito televisivo locale in “uno o piu’ bacini, comunque non superiori a dieci, anche non limitrofi, purché con copertura inferiore al 50 per cento della popolazione nazionale».



DOSSIER RADIO, NUOVO OSTACOLO PER IL GOVERNO DRAGHI?

Le indiscrezioni sul Tusmar hanno mandato su tutte le furie gli editori del mondo radio, questa a loro avviso sarebbe una discriminazione ingiustificata: «Le grandi radio private, sarebbero sul piede di guerra e questo potrebbe essere l’ennesimo problema da risolvere per il Ministro allo Sviluppo Economico Giorgetti», scrive Fredella. Il Mise, a partire da Giorgetti e dalla sottosegretaria Ascani, è chiamato a risolvere questa grana e si prevede un agosto di fuoco e bollente. No a uno switch radio off FM-DAB, il messaggio degli addetti ai lavori. Netto Lorenzo Suraci di RTL102.5: «Giorgetti stia attento alle trappole anti italiane. Tutte le imprese vitali aspirano a crescere. Chi va in direzione opposta ha solo trovato la rendita in una nicchia». Insomma, clima rovente…

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