Franco Iachi Bonvin, il tabaccaio piemontese, di Pavone Canavese vicino a Ivrea, che nella notte tra il 6 e il 7 giugno del 2019 ha sparato nei confronti dei ladri, uccidendone uno, è stato rinviato a giudizio per omicidio volontario. L’uomo, inizialmente indagato per legittima difesa, vede dunque aggravarsi la propria posizione. La magistratura ha deciso di procedere per una fattispecie ben diversa da quella della difesa, optando per quella dell’omicidio volontario. Secondo l’articolo 575, l’uomo rischierebbe una pena di almeno ventun anni di galera, come spiega Libero. I legali dell’uomo hanno già chiesto di poter accedere al rito abbreviato, dunque la pena potrebbe ridursi ma non di molto.



“Chiederemo l’assoluzione ai sensi della nuova legge sulla legittima difesa” spiegano Ronco e Rore Lazzaro, gli avvocati del tabaccaio. La compagna della vittima, l’uomo originario della Moldavia morto cinque anni fa nel tentativo di rapina, non si costituirà parte civile nel processo perché è già stata risarcita. I tre ladri avevano preso di mira la tabaccheria a Pavone Canavese: il titolare, Iachi Bonvin, abita al piano di sopra e quella sera, durante il tentativo di rapina, ha sentito tutto, decidendo così di affacciarsi dal balcone con la pistola in mano e di sparare. Inizialmente la versione data agli inquirenti era quella di spari per mettere in fuga i banditi.



Tabaccaio uccise un ladro sparandogli:

In un secondo momento, Iachi Bonvin ha raccontato di essere scito di casa per via di alcuni rumori sulle scale e che, una volta fuori, si sarebbe spaventato dopo aver visto una persona armata che sembrava venirgli addosso. Secondo il procuratore capo di Ivrea, l’uomo avrebbe sparato senza che vi fosse alcun reale pericolo, senza nessuna situazione di rischio oggettivo. Dopo la sparatoria che ha portato alla morte di uno dei ladri, al fianco del tabaccaio si è schierato il segretario della Lega Matteo Salvini, ai tempi ministro dell’Interno e vicepremier.



Sui social, come ricorda Libero, Salvini scrisse: “Un tabaccaio di 67 anni, incensurato e già rapinato numerose volte, ‘stanotte si è difeso durante l’ennesimo furto e (purtroppo) ha ucciso uno dei tre ladri, con un’arma legalmente detenuta. Nel pieno rispetto delle indagini della procura a lui va la mia solidarietà umana e politica. Io sto col tabaccaio”. Gli altri due rapinatori non sono mai stati rintracciati e uno dei due neppure identificato.