Davide Tabarelli, presidente di NOMISMA Energia, è intervenuto ai microfoni de “L’Aria che Tira Estate” con l’intento di spiegare per quale motivo sia importante costruire un rigassificatore a Piombino. In queste ore, nella località toscana è andata in scena una protesta dei comitati che si oppongono alla sua realizzazione: “Quando vedo queste cose credo che la crisi non sia finita – ha detto Tabarelli –. Se lasciamo in mano a gruppi locali decisioni che hanno carattere europeo, vuol dire che c’è un problema finanziario dell’euro che ha radici profonde nella nostra debolezza energetica e nell’incapacità di fare politica industriale riferita all’energia”.
Dopo una crisi così violenta, significa che “non si è ancora capita la gravità della crisi. Noi queste cose non dobbiamo lasciarle ai territori e gli speculatori fanno il loro dovere in questo momento: dov’è la politica? Dire che la scelta di Piombino è sbagliata è un’offesa alla Snam: questo sito è stato scelto per la possibilità di beneficiare di un pescaggio profondo, per una questione di vicinanza alla rete gas e per le celeri tempistiche di costruzione, pari a 10 mesi”.
TABARELLI VS VICESINDACO PIOMBINO: “PROVATE A STARE SENZA GAS!”
Nel prosieguo dell’intervista, Tabarelli ha affermato: “Abbiamo una capacità di rigassificazione in Italia di circa 15 miliardi di metri cubi. Ci sono navi che devono arrivare secondo certi tempi. Il prezzo oggi è 300, ma se avessimo più capacità, i prezzi sarebbero più bassi come sono in UK e in Spagna. Sentire che non serve il gas in Italia da parte dei Verdi fa parte della descrizione di come loro vedano la realtà come un mondo diverso. Sottolineo che noi abbiamo fatto un solo rigassificatore a terra in 50 anni, a 800 metri dal porto di Porto Venere. Sentire parlare di rigassificatori come qualcosa di pericoloso, poi, è assurdo. Altrimenti dovremmo chiudere i tubi del gas in tutta Italia. Proviamo a chiudere quelli di Piombino nei prossimi mesi, rimangano loro senza gas!”.
Immediata la replica a Tabarelli del vicesindaco di Piombino, Luigi Coppola: “Una battuta ridicola che rimando totalmente al mittente. Noi non accettiamo polemica, siamo una comunità che a questo Paese ha dato sin troppo, le nostre rotaie sono ovunque, in giro per l’Italia e per il mondo. Noi vogliamo un porto sicuro per noi e per le migliaia di turisti che ogni anno frequentano l’arcipelago toscano”.