Ha tagliato la gola ad una ragazza di 24 anni nel suo appartamento, poi ha registrato un video in cui mostra le mani insanguinate dopo l’omicidio e l’ha condiviso su Snapchat. Il terribile delitto è avvenuto nel 2019 in Australia, ma è tornato d’attualità perché in questi giorni è attesa la sentenza di condanna dell’assassino, Mert Ney, che si è dichiarato colpevole anche di altri reati violenti, compreso il ferimento di una passante a cui voleva infliggere gravi lesioni. Nel corso dell’ultima udienza sono state mostrate le immagini choc, anche della vittima Michaela Dunn. “Sono un fottuto psicopatico”, ha pure detto il 22enne ad un amico a cui aveva mandato il video.
Il giudice Peter Johnson aveva avvertito la famiglia della vittima e gli amici riguardo ciò che sarebbe stato mostrato, ma non poteva rendere l’idea di quanto sarebbe stato scioccante ciò che poi è stato visto. Il giovane aveva girato un video anche nella tromba delle scale, lasciando una scia di sangue sul pavimento. Un gruppo di persone si è imbattuto nel ragazzo ed è riuscito a fermarlo, mentre allertavano la polizia.
MAMMA DELLA RAGAZZA UCCISA “NIENTE URLA, SOLO VUOTO”
“La nostra casa è rimasta completamente in silenzio: niente lacrime, niente urla, solo il vuoto”, ha dichiarato la mamma di Michaela Dunn durante l’udienza del processo a Mert Ney. “Nessun genitore dovrebbe sentire quelle parole… Tua figlia è stata assassinata”, ha detto guardando negli occhi l’assassino. Inoltre, ha raccontato che quel giorno la figlia sarebbe dovuta tornare a casa alle 19. Alle 20 ha cominciato a preoccuparsi, un’ora dopo era già per strada verso l’appartamento della figlia. Il marito però nel frattempo l’ha contattata chiedendole di tornare a casa perché c’erano due detective. La ragazza era stata uccisa dopo aver aperto la porta del suo appartamento al ragazzo, che impugnava un coltello da macellaio. In tribunale ha ringraziato gli “eroi del marciapiede” che hanno impedito a Mert Ney di commettere altri omicidi. L’assassino, infatti, dopo aver sgozzato la 24enne è andato in giro alla ricerca di altre vittime, pugnalando una persona alla schiena.