Vladimir Putin, il presidente russo che ha dato il via libera all’invasione dell’Ucraina e la successiva guerra che da giorni sta martoriando il popolo ucraino, è il nemico numero uno in molti paesi. I suoi gesti scellerati, la sua scelta di dare via al conflitto armato in Ucraina e le continue sortite dell’esercito russo nei territori amministrati da Kiev, non sono di certo passati inosservati e in tanti si augurano che le potenze di tutto il mondo facciano fronte comune per condannare un poter che sta andando ben oltre ogni aspettativa.
C’è chi vorrebbe aprire una vera caccia all’uomo, come Putin sta facendo da giorni col premier Volodymyr Zelensky in Ucraina, c’è chi invece è più diplomatico e vorrebbe sedersi al tavolo col potente russo e sanzionarlo per i suoi gesti. Non la pensa così però Alex Konanykhin, imprenditore russo da anni esiliato in America, che di recente ha offerto una taglia milionaria per avere Putin “vivo o morto”. Il russo, si legge tra i media internazionali, avrebbe appunto offerto un milione di dollari agli ufficiali che arresteranno Putin come criminale di guerra.
TAGLIA SU VLADIMIR PUTIN, LE PAROLE DELL’IMPRENDITORE
Alex Konanykhin è un imprenditore russo che ha iniziato la propria carriera negli anni ’90 nel ramo finanziario e immobiliare, arrivando a creare un gruppo da 300 milioni di dollari. Si è trasferito negli Usa dove è stato arrestato nel 1996 per violazioni legate al visto. L’inchiesta ha acceso i riflettori su presunti reati finanziari. L’imprenditore, dopo una serie di controverse vicende giudiziarie, ha ottenuto asilo politico negli Usa nel 2007.
Dopo l’invasione russa in Ucraina, e il via al conflitto armato a suon di bombe, Konanykhin ha deciso di mettere una taglia su Putin: “Prometto di ricompensare con un milione di dollari gli ufficiali che, nell’adempimento del loro dovere costituzionale, arresteranno Putin come criminale di guerra in base al diritto russo e internazionale. Non è il presidente, dal momento che è arrivato al potere come risultato di un’operazione speciale di esplosioni di condomini in Russia (in un riferimento a una serie di attentati avvenuti nel settembre del 1999 per i quali vennero accusati i separatisti ceceni, ndr), ha poi violato la Costituzione eliminando le libere elezioni e uccidendo i suoi oppositori. Come cittadino russo di etnia russa vedo come mio dovere morale facilitare la denazificazione della Russia. Continuerò la mia assistenza all’Ucraina nei suoi sforzi eroici per resistere all’assalto dell’Orda di Putin”.