La buona notizia è la forte riduzione delle bollette che porterà un risparmio complessivo di 184 euro all’anno nei conti della famiglia tipo. La cattiva notizia è che la riduzione dei prezzi dell’energia per i consumatori è il riflesso di un rallentamento globale dell’economia per effetto dell’emergenza coronavirus.



Dopo due settimane che circolava la notizia che il decreto cura Italia avrebbe portato un taglio nelle bollette, tanto da indurre un importante quotidiano nazionale a pubblicare un titolo a nove colonne, l’alleggerimento c’è stato, ma solo per le utenze domestiche in regime di mercato tutelato. Dal 1 aprile, è stato deciso dall’Arera, Autorità per l’energia, una significativa sforbiciata: -18,3% sulla bolletta della luce e -13,5% su quella del gas favorita dalle perduranti basse quotazioni delle materie prime nei mercati all’ingrosso. Le quotazioni del petrolio viaggiano ben sotto i 30 dollari al barile per eccesso di offerta. A questo si aggiunge una forte riduzione dei consumi complessivi elettrici per effetto della chiusura delle attività commerciali e su larga scala di quelle produttive.



Per quanto riguarda una misurazione degli effetti sulle famiglie (al lordo tasse), si legge nella nota sul sito dell’Arera, per l’elettricità la spesa per la famiglia-tipo (con consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW; per il gas i consumi sono di 1.400 metri cubi annui) nell’anno scorrevole, che rappresenta convenzionalmente il periodo tra il 1° luglio 2019 e il 30 giugno 2020, sarà di circa 521 euro, con una variazione del -7,9% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° luglio 2018-30 giugno 2019), corrispondente a un risparmio di circa 45 euro/anno. Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.019 euro, con una variazione del -12% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente a un risparmio di circa 139 euro/anno. Rispetto all’anno scorrevole, quindi, il risparmio complessivo per la famiglia tipo per elettricità e gas è di circa 184 euro/anno.



Da settimane soffiate lasciavano intendere che il Governo stesse “pensando a un taglio delle bollette” da inserire nella manovra di 25 miliardi del decreto Cura Italia, ma questo non ha trovato spazio negli emendamenti. La pressione non accenna però a fermarsi e si spera nel prossimo decreto di aprile. Un polverone che non aiuta chi deve operare, durante questa emergenza, per garantire continuità dei servizi e sostegno ai cittadini, senza compromettere la tenuta del sistema. Tanto da indurre il presidente dell’Arera Stefano Besseghini a un richiamo istituzionale sottolineando come “anche i cittadini, mantenendo la regolarità dei pagamenti, in un momento straordinario come questo, stanno già contribuendo con un importante atto di solidarietà”.

Dai ventilatori polmonari per salvare vite alle piattaforme di videoconferenza per studiare o lavorare a distanza, all’e-commerce per la spesa a domicilio, l’emergenza del coronavirus sta mostrando quanto la società moderna dipenda dall’elettricità. Una commodity che diamo per scontata.