Il taglio del cuneo fiscale nel 2025 è quasi certo. La Manovra stabilirà le aliquote e le percentuali da modificare per quel che riguarda l’Ires premiale e l’Irpef. I benefici vengono garantiti a fronte delle differenti condizioni reddituali dei lavoratori.
Il taglio – già affermato lo scorso anno – riguarda i lavoratori con redditi bassi e medio alti. Rispettivamente si parla di cittadini fino a 20.000€ ed entro un massimo di 40.000€ di ISEE.
Taglio cuneo fiscale 2025 per redditi tra 20 e 40K
Il taglio del cuneo fiscale 2025 riguarda i lavoratori con redditi fino a 20.000€ e 40.000€. Ad esempio, per i primi, piuttosto che uno sconto contributivo è prevista una riduzione dell’aliquota in base al reddito specifico.
I lavoratori dipendenti che hanno un ISEE inferiore a 8.500€ vedono applicarsi una percentuale al 7,1%, mentre per gli ISEE compresi tra 8.500€ e i 15.000€ la percentuale si riduce al 5,3%. Infine oltre i 15mila euro il valore si abbassa ulteriormente al 4,8%.
Il caso è differente per i redditi compresi tra 20.000€ e 40.000€, dove la detrazione fiscale viene applicata in base al reddito totale e al periodo lavorato.
Nello specifico, su 32.000€ la detrazione è pari a 1.000€, mentre in caso di una cifra superiore la detrazione si andrà riducendo all’accrescimento del reddito (azzerandosi completamente su 40mila euro).
Aliquote Irpef a tre quote
Per il 2025 si confermano anche le aliquote Irpef a tre scaglioni: si applica il 23% per i redditi entro 28.000€, il 35% sui redditi compresi tra 28.000€ e 50.000€ e al 43% per i redditi che vanno oltre i 50.000€.
Addizionali locali e regionali invece, continueranno ad essere applicate sui precedenti quattro scaglioni. Resta invece invariata la sforbiciata della aliquota al 33% (anziché il 35%), i cui beneficiari sono il ceto medio.
E sempre in manovra 2025 ci sarà la no tax area per i lavoratori dipendenti fino a 8.500€ di reddito.
Viene incrementata inoltre la detassazione sulle mance che i clienti danno ai camerieri, passando dal 25% al 30%.