Il governo italiano vuole confermare il taglio del cuneo fiscale, ovvero, la riduzione delle imposte sugli stipendi, anche per il 2025. Lo ha annunciato nelle scorse ore Giancarlo Giorgetti, il Ministro dell’Economia e Finanze in quota Lega, commentando il via libera al DEF da parte del consiglio dei ministri giunto nella giornata di ieri, martedì 9 aprile 2024.



L’esponente del Carroccio, in occasione della conferenza stampa di presentazione del Documento di Economia e Finanza, ha spiegato che: “La decontribuzione che scade nel 2024, intendiamo assolutamente replicarla nel 2025, questo è il vero obiettivo che ci poniamo quando andremo a definire il Programma strutturale”, aggiungendo che si tratta della “priorità numero uno perché ha restituito fiato al potere d’acquisto delle famiglie italiane”, parole riportate dal portale Orizzontiscuola.it. La misura del taglio del cuneo fiscale è stata introdotta per la prima volta dal governo Draghi ed è stato poi “mutuata” anche dall’esecutivo in carica dal settembre dell’anno scorso.



TAGLIO CUNEO FISCALE 2025: BUONE NOTIZIE PER I LAVORATORI

Si tratta ovviamente di una buona notizia per tutti i lavoratori visto che, come accennato in apertura, il cuneo fiscale rappresenta la somma di tutte le imposte che vanno ad impattare sul costo di un lavoratore, la differenza fra il costo del dipendente e lo stipendio dello stesso, che in Italia pesa circa il 40%, una cifra enorme e una delle più alti al mondo.

Al governo Meloni la misura è costata fino ad ora 11 miliardi di euro, e nel corso degli scorsi mesi più volte alcuni esponenti dell’esecutivo hanno spiegato di voler rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale, quindi continuativo nel tempo. Ora è di fatto arrivata una mezza conferma di Giorgetti. “Ci sono degli impegni che intendiamo mantenere, ovvero quello della decontribuzione che scade nel 2024 e che vogliamo assolutamente replicare nel 2025”. ribadisce.



TAGLIO CUNEO FISCALE 2025: “QUANDO SI FARA’ LA LEGGE DI BILANCIO…”

E ancora: “Questo è il vero obiettivo che ci poniamo quando andremo a definire il programma strutturale entro il 20 settembre. Quando si farà la legge di bilancio sicuramente si troveranno le forme per confermarlo, questa è la priorità numero uno”. Sulla questione si è espresso anche il vicepresidente del consiglio, nonché ministro degli esteri, Antonio Tajani, secondo cui il governo cercherà di fare di tutto per confermare la misura: “Noi faremo di tutto perché possa diventare stabile a fine anno il taglio del cuneo fiscale. Tutto quello che riguarda l’ambito fiscale per noi è una priorità”, parole rilasciate in occasione di una intervista rilasciata a Start, su Skytg24.

Ad oggi, il taglio del cuneo fiscale, così come è stato approvato a fine anno 2023, prevede una riduzione del 7 per cento per quei lavoratori dipendenti che hanno un reddito fino a 25mila euro, e una del 6 per cento per quelli invece con una Ral compresa fra 25 e 35mila, quindi una media di circa 100 euro per ogni busta paga.