Luigi Di Maio rilancia le ragioni del “sì” per il referendum sul taglio dei parlamentari, ma i dati che cita in uno dei suoi ultimi video sui social sono smentiti dal dossier pubblicato dal Servizio Studi del Parlamento che ha analizzato il testo di legge costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari e il referendum ex art. 138 della Costituzione. Il dibattito negli ultimi giorni verte sulla rappresentanza e quindi il numero di deputati in relazione alla popolazione. Curioso è il fatto che ci sia corrispondenza nei dati riguardo i casi esteri, poi quando si arriva al caso specifico italiano i numeri non tornano. «Se andiamo a vedere la media dei principali paesi europei e vicini all’Europa, emergono numeri completamente diversi. Francia e Germania hanno un parlamentare elettivo ogni 117mila abitanti. Nel Regno Unito ogni 102mila abitanti, noi uno ogni 64mila abitanti». Ecco, tutto bene fino all’Italia. Il dossier è chiaro in tal senso: attualmente in Italia c’è un deputato ogni 96mila abitanti (96.006 per la precisione). Questo perché abbiamo 630 deputati per 60.483.973 abitanti in totale (dati Eurostat). La legge su cui si esprimerà il referendum cambierà sensibilmente questo rapporto: scendendo a 400 deputati, ce ne sarà uno ogni 151mila abitanti (151.210 nello specifico).



TAGLIO PARLAMENTARI E IL CASO RAPPRESENTANZA

Il problema è che Luigi Di Maio prende i dati esteri che però tengono conto solo delle “camere basse”, in quanto nella maggior parte degli ordinamenti c’è il monocameralismo. Il dossier si riferisce ad un raffronto tra Camere e non tiene conto del Senato, che non è stato preso in esame dal Servizio Studi parlamentari perché «in diversi ordinamenti vi è monocameralismo, soprattutto nei Paesi dell’Unione europea di minore dimensione demografica. La maggioranza dei paesi dell’Unione Europea infatti (15) non hanno una seconda Camera». Quindi, la rappresentanza attuale è in linea con Francia, Germania, Olanda e Regno Unito. Quella col taglio parlamentari, invece, ci porta effettivamente all’ultimo posto, anche dietro la Spagna, ma solo se teniamo conto del dato relativo ai deputati. Con 600 tra deputati e senatori, l’Italia avrebbe invece un rapporto di un parlamentare ogni 101 mila abitanti. Per questo Pagella Politica nell’ottobre scorso parlava di un raffronto fuorviante, in quanto non tiene conto della peculiarità italiana del bicameralismo perfetto. «Se si mettono in rapporto infatti i parlamentari eletti a suffragio universale dai cittadini e che votano la fiducia al governo con la popolazione, l’Italia risulta sostanzialmente in una situazione analoga a quella degli altri grandi Paesi europei, anzi, con una rappresentanza anche maggiore di Francia e Germania».



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