Taglio dei parlamentari, è arrivata l’intesa tra M5s e Pd: la riforma costituzionale sarà alla Camera il prossimo 7 ottobre 2019 per l’ultima vittoria e per il voto finale. Tema assai dibattuto nei giorni della nascita del Governo Conte-bis, la proposta di legge – che taglierà di netto 345 tra deputati e senatori – ha rappresentato il pilastro dell’intesa tra grillini e dem: per il momento tutto va come previsto, con la calendarizzazione che è stata decisa dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Soddisfatto il leader pentastellato Luigi Di Maio: «In questo momento tutti dicono che questo esecutivo è nato per mantenere le poltrone, invece proprio questo esecutivo le taglia. Alla faccia di chi ha fatto cadere il precedente governo per non tagliare i parlamentari», una frecciatina neanche tanto velata nei confronti della Lega e di Matteo Salvini



TAGLIO PARLAMENTARI IN AULA IL 7 OTTOBRE

Non mancano dunque le polemiche, con il Partito Democratico nel mirino dell’opposizione per la sua “incoerenza”: ricordiamo infatti che i dem hanno sempre votato contro la riforma. «Siamo persone serie e di parola», le dichiarazioni di Graziano Delrio, con il capogruppo alla Camera che ha sottolineato: «Siamo molto fiduciosi – la fiducia deve essere la caratteristica di questa nuova coalizione di Governo – che gli emendamenti alla legge costituzionale al Senato sull’elettorato attivo e passivo, che abbiamo definito garanzie e contrappesi nel programma di Governo, sono già pronti per essere presentati. Ovviamente, insieme alla revisione dei regolamenti ed a una bozza di legge elettorale che non è pronta». E su quest’ultimo punto ha ribadito: «Noi siamo perché la democrazia rappresentativa venga salvaguardata, insisto affinchè la legge elettorale vada fatta il più possibile insieme alle forze d’opposizione».

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