In una recente intervista citata dall’Independent, il ministro degli Esteri di Taiwan, Jospeh Wu, ha parlato della delicata situazione con la Cina. Secondo lui gli alleati dovrebbero aprire gli occhi, e comprendere che la minaccia di una guerra è più concreta di quello che si creda, sottolineando la necessità di non fare gli stessi errori che hanno portato alla conquista della Crimea da parte della Russia, o di Hong Kong da parte della Cina. Il dragone, d’altronde, minaccia Taiwan da diversi anni, e dopo la visita di Nancy Pelosi lo scorso anno, le tensioni sono cresciute costantemente, sfociando in vere e proprie esercitazioni miliari nei mari che circondano l’isola indipendente.



Taiwan e il rischio della guerra entro il 2027

Joseph Wu, parlando a nome del governo indipendente di Taiwan, insomma, avrebbe espresso una grande preoccupazione attorno allo scenario di una guerra con la Cina. “Stiamo prendendo molto sul serio la minaccia militare cinese”, ha detto, “e penso che il 2027 sarà l’anno in cui dovremo affrontarle il problema“. Un rischio sottolineato anche dall’intelligence americana, che avrebbe scoperto dei piani di attacco che dovrebbero concludersi entro proprio il 2027.



L’intervento del Ministro di Taiwan, inoltre, è arrivato poco dopo che il Regno Unito ha aperto alla Cina, sottolineando come un’alleanza sia un’opportunità economica a lungo termine. Secondo Wu, un attacco all’isola da parte della Cina colpirebbe anche il Regno Unito, “in maniera molto seria” citando la loro importante catena di approvvigionamento dei semiconduttori che se interrotta “avrà un grave impatto sul resto del mondo”. Inoltre, il ministro ha paragonato la situazione della Cina e di Taiwan a quella della Russia e della Crimea, sottolineando che “non abbiamo impedito alla Russia di conquistare la Crimea. E i russi sono stati incoraggiati ad andare avanti e iniziare una guerra contro l’Ucraina. Non abbiamo impedito alla Cina di imporre la legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong. E la gente si chiedeva: Taiwan sarà il prossimo? Ora Taiwan sta sentendo tutta questa pressione”.

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