A margine dell’evento al Caffè della Versiliana di Marina di Pietrasanta, in provincia di Lucca, Antonio Tajani ha parlato con i giornalisti presenti, commentando anche il tema delle alleanze in Europa. L’unica combinazione per “sconfiggere i socialisti” è un accordo tra popolari, conservatori e liberali, secondo il ministro degli esteri. Nessun veto sugli alleati di Matteo Salvini, ma “nessuno in Europa farà mai un accordo con Le Pen e Alternative für Deutschland, perché dire che bisogna mettere un bambino disabile in una classe di bambini disabili per non danneggiare quelli normali è una vergogna e a me questa roba fa schifo”, ha sottolineato.
Possibile qualche scontro nella maggioranza sul tema prescrizione. Carlo Nordio starebbe pensando a una riforma per farla decorrere dal momento in cui il reato viene scoperto ma l’ipotesi non convince alcune fazioni della destra, tutt’altro, lascerebbe “perplessi”, secondo Tommaso Antonino Calderone, capogruppo di Forza Italia in commissione Giustizia alla Camera, secondo il quale “Allungare la prescrizione non serve, è necessario, invece, celebrare i processi celermente”.
Scontro sugli extraprofitti delle banche?
Al rientro dalla pausa, Meloni dovrà affrontare quello che si presenta come un acceso dibattito all’interno del centrodestra. Tajani, infatti, non ha apprezzato alcune scelte di Giorgia Meloni come quella sulla tassazione sugli extraprofitti delle banche che secondo il leader di FI ha fatto perdere 10 miliardi di euro in Borsa. La vicenda “non pone alcun problema alla solidità dei rapporti tra i partiti di maggioranza”, ma Forza Italia è “un partito liberale, siamo diversi dalla Lega e da Fratelli d’Italia”. Secondo il politico, “forse se lo facevano a Borse chiuse il venerdì sera, sarebbe stato meglio”.
“Non dobbiamo fare la guerra alle banche, ma fare in modo che sostengano le famiglie e le imprese in difficoltà”, ha spiegato il ministro degli Esteri. In quest’ottica, “si devono escludere dalla tassa sugli extraprofitti le banche di territorio, le banche più piccole, le banche di credito cooperativo, le banche popolari: gravare di altre tasse questi istituti rischierebbe di mettere in difficoltà anche i consumatori, i clienti e i soci delle banche del territorio”. Per Tajani, “Un altro impegno da affrontare” per il Governo “è andare avanti con l’aumento delle pensioni minime per centrare l’obiettivo dei 1.000 euro al mese a fine legislatura”.