Il numero due di Forza Italia, Antonio Tajani, in collegamento con Agorà su Rai Tre. Si inizia parlando delle tasse e della volontà del centrodestra di ridurle: “Non è possibile introdurre ora la flat tax come vorremmo, bisogna andare nella direzione dell’eliminazione dell’Irap e qualche segnale c’è già. Siamo d’accordo con quanto detto da Draghi sull’aumento delle tasse. Io ho qualche preoccupazione sul tentativo di riformare il catasto e non vorrei che questa riforma venga assegnata a qualcuno che pensa che la casa sia un furto e venga ulteriormente tassata, mi sembra assolutamente ingiusto. Riforma del catasto non adesso, prima bisogna digitalizzare il catasto con i fondi del recovery, poi se ne potrà discutere”.
Si parla poi delle prossime elezioni amministrative: “Le elezioni non possono avere ricadute sul governo in quanto non c’è un giudizio sull’attività. Vi sono forze nello stesso governo ma sono contrapposte, è ovvio che non si può giudicare il governo ma un giudizio sull’attività amministrativa, sull’attività dei partiti in quelle realtà. Siamo convinti che in Calabria ci sarà un risultato molto positivo, ieri a Reggio c’è stata una grande manifestazione per Occhiuto. Il governo – ha proseguito Tajani – ha commissariato la sanità e questo sarà un discorso da affrontare il giorno dopo l’elezione, non possono esserci ancora commissari. Sulle città partiamo con una situazione di governo della sinistra, se vinciamo in una città vuol dire che c’è una crescita di consenso del centrodestra. Trieste è già governata da noi e sono convinto che ci sarà uno straordinario successo del sindaco. Si andrà in tutte le città al ballottaggio. Si parla tanto dei problemi del centrodestra ma a Roma vi sono tre candidati del centrosinistra: li avete mai visti in piazza assieme?”.
TAJANI: “VOTARE SFIDUCIA ALLA LAMORGESE RISCHIAVA DI FAR CADERE IL GOVERNO”
Tajani ha poi concluso parlando della Lamorgese e non solo: “Il centrodestra non è un monolite, sul ministro Lamorgese far votare la sfiducia significa far cascare il governo che noi abbiamo sostenuto, il problema non è lei. Per quanto riguarda il rave di Viterbo ad esempio avrei sostituito il responsabile della sicurezza della provincia, ci sono anche responsabilità locali, non è colpa del ministro. Sull’immigrazione serve invece una strategia che sia anche europea. Bisognerebbe criticare non soltanto la Lamorgese, ad esempio noi abbiamo criticato il ministro Orlando. Abbiamo impedito una delocalizzazione con sanzioni punitive verso le imprese che volevano delocalizzare, completamente sbagliato”.