Johnson & Johnson ha annunciato il ritiro dal mercato mondiale del suo talco – denominato Baby Powder – a partire dal 2023: esso verrà sostituito da un nuovo prodotto, interamente a base di amido di mais. La decisione, come ricostruito dal Corriere della Sera, arriva dopo che per diversi anni la multinazionale farmaceutica americana è stata costretta ad affrontare decine di migliaia di cause legali in America poiché numerosi consumatori sostenevano di aver contratto il cancro dopo aver utilizzato la polvere profumata.



Una giuria di Saint Louis, nel 2018, aveva confermato la correlazione tra l’avvento di un tumore alle ovaie in venti donne e l’utilizzo del talco di Johnson & Johnson, condannando l’azienda ad un risarcimento di 2,1 miliardi di dollari. Una sentenza confermata nel 2021 dalla Corte di Cassazione. È per questo motivo che, da due anni, la multinazionale farmaceutica aveva smesso di vendere il suo Baby Powder negli Stati Uniti d’America e in Canada, mentre il prodotto era rimasto in vendita in altri Paesi. Da gennaio il provvedimento verrà esteso a tutto il mondo.



Talco Johnson & Johnson, ritiro da mercato mondiale dal 2023: è pericoloso per la salute

Johnson & Johnson in questi anni ha continuato a ribadire che il suo talco è sicuro e che a conferma di ciò ci sono innumerevoli ricerche indipendenti, ma allo stesso tempo – anche in virtù dei danni economici che il caos mediatico relativo al Baby Powder hanno provocato alla multinazionale farmaceutica americana – ha annunciato il ritiro del prodotto dal mercato mondiale a partire dal 2023. L’azienda, nella comunicazione, non ha fatto menzione ai potenziali rischi derivanti dall’utilizzo, bensì soltanto alla volontà di rinnovare la propria offerta.



“Come parte di una valutazione del portafoglio mondiale, abbiamo preso la decisione commerciale di passare a un borotalco interamente a base di amido di mais”, si legge in una nota. Il nuovo prodotto, come riportato dal Corriere della Sera, è già in vendita nei paesi di tutto il mondo. “Continuiamo a valutare e ottimizzare i nostri prodotti per essere meglio posizionati per la crescita di lungo termine. Questa transizione aiuterà a semplificare la nostra offerta di prodotti”.