Il talco Johnson&Johnson provoca il cancro: l’aveva stabilito nel 2018 una giuria di Saint Louis, secondo cui i casi di tumore alle ovaie purtroppo registrati in venti donne che facevano abituale utilizzo del prodotto griffato J&J sono stati causati proprio da quest’ultimo, e la Corte Suprema in queste ore non ha fatto altro che confermare quel verdetto, respingendo tutte le obiezioni che la multinazionale aveva presentato contro tale decisione e condannandola, di conseguenza, al pagamento di un risarcimento pari esattamente a 2,1 miliardi di dollari.
Come rammenta “Il Fatto Quotidiano”, originariamente i giudici avevano stabilito un importo di 25 milioni di dollari per ciascuna delle venti donne come risarcimento danni compensatori e 4 miliardi di dollari per danni punitivi, cifra successivamente dimezzata dalla Corte d’Appello. Inevitabilmente, come spesso accade ai grandi marchi quando vengono coinvolti in un processo o, come in questo caso, ritenuti colpevoli, questa notizia ha generato risvolti negativi sulle quotazioni in borsa di Johnson&Johnson, i cui titoli hanno perso l’1,10%.
TALCO JOHNSON&JOHNSON: ASBESTO CAUSA DEL CANCRO
In merito al cancro causato dal talco Johnson&Johnson, è d’uopo ricordare come i giudici, già a suo tempo, avessero riscontrato che i prodotti a base di talco del marchio internazionale contenevano asbesto, sostanza in grado di favorire il tumore alle ovaie nelle donne, anche se l’azienda aveva fermamente respinto l’accusa. Peraltro, la multinazionale aveva asserito di non avere ricevuto un trattamento imperniato sull’equità nel processo che riguardò ventidue persone malate di cancro e provenienti da dodici Stati americani differenti. In particolare, una giuria del Missouri aveva sancito l’assegnazione di 4,7 miliardi di dollari alle donne, ma i tribunali d’appello statali avevano revisionato quella sentenza, escludendo due querelanti (ecco perché le donne che dovranno essere risarcite oggi sono in totale 20 e non 22, ndr) e abbassando l’importo del risarcimento a 2 miliardi di dollari. Nel contempo, Johnson&Johnson ha smesso di vendere il suo Baby Powder negli Stati Uniti d’America e in Canada, mentre il prodotto rimane in vendita in altri Paesi.