Giungono di nuovo inquietanti notizie dall’Afghanistan e ancora una volta i protagonisti in negativo sono i talebani, che da diverse settimane hanno preso il potere dopo che l’esercito degli Stati Uniti ha lasciato Kabul. Stando a quanto riportato dall’Ap, l’Associated Press, attraverso il proprio sito, i talebani hanno promesso degli appezzamenti di terreno, ma anche denaro, alle famiglie degli attentatori suicidi. A comunicarlo è stato il ministro dell’interno, Sirajuddin Haqqani, che ha offerto appunto la ricompensa a diversi famigliari di attentatori riuniti in un hotel di Kabul, così come fatto sapere attraverso Twitter da Saeed Khosty, portavoce dello stesso ministro. Haqqani ha elogiato i sacrifici dei “martiri e fedayn”, definendoli “eroi dell’Islam e del Paese”.
Dopo di che ha distribuito 10.000 afghani, circa 100 euro, per ogni famiglia, promettendo a ciascuna di loro un appezzamento di terreno. Una notizia che giunge mentre i talebani stanno cercando di aprire dei canali diplomatici con la comunità internazionale, che nel contempo è fortemente riluttante nel riconoscere il loro governo in Afghanistan. E l’ultima novità dei soldi e delle terre promesse ai famigliari degli attentatori non giova senza dubbio a tale situazione; tra l’altro gli stessi talebani avevano condannato gli attacchi suicidi rivali, per poi lodare la stessa azione portata avanti dai propri uomini e dalle proprie donne…
TALEBANI OFFRONO DENARO E TERRE A FAMIGLIE ATTENTATORI SUICIDI: E LA COMUNITA’ INTERNAZIONALE…
Rimangono quindi fra l’incudine e il martello, tenendo conto che i talebani non possono permettersi di inamicarsi troppo i paesi stranieri, a cominciare dagli Stati Uniti, che hanno congelato miliardi di dollari di loro beni, in linea con le sanzioni internazionali, ma dall’altra non possono nemmeno perdere la loro base più intransigente ricorda l’Associated Press, sulla scia della crescente minaccia dell’Isis.
“Gli attentati suicidi e gli esplosivi lungo le strade – sottolinea ancora l’AP – sono state le tattiche utilizzate dai talebani per logorare le forze afgane e statunitensi durante i loro 20 anni di insurrezione”.