“I talebani hanno vinto la guerra in Afghanistan”. Questa l’amara consapevolezza dei vertici della politica di tutto il mondo in base a quanto accaduto nelle scorse ore, con l’istituzione dell’Emirato islamico. Le conseguenze di tale presa di potere saranno importanti a livello internazionale. Josep Borrell, diplomatico dell’Unione europea, per questa ragione, ha chiesto un dialogo con i nuovi capi del Governo afghano.
L’obiettivo del diplomatico è quello di scongiurare una nuova crisi umanitaria. I rappresentanti dell’Emirato islamico, nel corso della conferenza stampa di ieri, hanno espresso dei buoni propositi, rassicurando la popolazione dell’Afghanistan nonché la comunità internazionale stessa in merito alle proprie intenzioni. La verità, tuttavia, potrebbe essere ben diversa: i diritti conquistati dagli afghani anni addietro – in particolare dalle donne – potrebbero presto essere spazzati via. “Sembrano uguali, ma parlano un inglese migliore”, ha detto Josep Borrell.
“I talebani hanno vinto la guerra”: Borrell prepara un incontro
Josep Borrell intende aprire un canale di dialogo con i vertici dell’Emirato islamico. “Non ho detto che riconosceremo i talebani, ho solo detto che dobbiamo parlare con loro. Fisseremo le condizioni”, ha ribadito. L’Unione europea e le Nazioni Unite non intendono, infatti, mettere da parte i diritti umani della popolazione afghana e cercheranno di utilizzare la loro influenza per mettere dei paletti, anche se sono consapevoli che ciò sia un “desiderio di grande speranza”.
Il dialogo tra le due parti avverrà nei prossimi giorni. L’Unione europea, in tal senso, ha annunciato che invierà i rinforzi alla propria delegazione presente a Kabul. In Afghanistan ci sono ancora 400 funzionari e le rispettive famiglie da evacuare. Josep Borrell, in tal senso, ha voluto anche sottolineare che la decisione di abbandonare il Paese non è stata presa dall’Ue, bensì dal “presidente Donald Trump” e “attuata in seguito dalla successiva amministrazione americana”, seppure in generale siano stati commessi degli errori. Il tema, ad ogni modo, è adesso di rilevanza internazionale. Si tratta de “l’evento geopolitico più importante accaduto da quando la Crimea è stata presa dalla Russia”.