Un’offensiva verbale nei confronti dei talebani, dell’Isis e di Al Qaeda è stata sferrata nelle scorse ore dall’ex consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti d’America, John Bolton, il quale è intervenuto in collegamento audiovisivo ai microfoni di Sky Tg 24. Queste sono state le sue dichiarazioni relative ai disordini che coinvolgono l’Afghanistan: “La migliore ipotesi è che sia responsabilità di Isis-K, ma la differenza tra talebani, Isis e al-Qaeda è minore di quanto sembri. Sono tutti fanatici, sono tutti estremisti, si contendono il potere in Afghanistan e in altre zone, ma domani potrebbero fare un patto ed essere di nuovo migliori amici”.



Insomma, una minaccia generalizzata e collettiva, in grado di unire le forze in qualsiasi momento per attaccare i propri bersagli, a detta di Bolton: “Penso che ciò mostri che il potere dell’ideologia, dell’ideologia estremista contro l’Occidente e gli Stati Uniti in particolare, è molto forte. E penso sia un brutto segnale per l’Afghanistan in generale”.



“TALEBANI, ISIS E AL QAEDA: MOMENTO DI GRANDE CAOS, SERVE QUALCHE TEMPO”

Nel corso del suo intervento in collegamento con Sky Tg 24, l’ex consigliere americano Bolton ha continuato la sua disamina approfondita in relazione ai movimenti terroristici diffusi in landa mediorientale, rimarcando a più riprese come il polverone che avvolge la questione afghana non si sia ancora diradato e non agevoli, pertanto, la possibilità di entrare in possesso di un’istantanea più nitida della situazione attualmente in essere in quella porzione di territorio, ma che potrebbe arrivare a diffondersi nell’intero orbe terracqueo.



“Se c’è un’ostilità momentanea tra Isis-K e talebani, abbiamo tutti i motivi per pensare che, dopo che i talebani avranno preso il controllo, Al Qaeda e Isis-K avranno il loro spazio in Afghanistan come, del resto, tutti gli altri gruppi in grado di pianificare attacchi contro l’Occidente – ha chiarito l’esperto durante la diretta televisiva –. È tutto ancora molto complicato. Penso che questa situazione indichi la confusione che è ancora nascosta e alla quale assisteremo ancora per molto tempo”.