Clima rovente nella Valle del Panshir, ultimo baluardo della resistenza in Afghanistan a fronte dell’avanzata dei talebani. Come vi abbiamo raccontato, questi ultimi stanno penetrando in profondità nell’area e molte persone stanno continuando a fuggire dai villaggi, innescando una crisi umanitaria. Secondo le ultime novità riportate dalla stampa afghana, i talebani avrebbe conquistato altri distretti nella valle.
Ma Ahmad Massoud non molla. “Se i talebani si ritirano dalla regione, le forze del Fronte nazionale della resistenza del Panshir sono pronte a una tregua ed a sedersi al tavolo dei negoziati”: questo quanto reso noto dal leader della resistenza. E ancora: “Il cessate il fuoco immediato è stato approvato dal consiglio degli Ulema a Kabul: insistiamo sul fatto che i talebani fermino i loro attacchi e ritirno le loro truppe da Panshir e Andarabad”. (Aggiornamento di MB)
TALEBANI NEL PANSHIR: “ORA NUOVO GOVERNO”
I talebani stanno prendendo rapidamente possesso del Panshir, baluardo finale della resistenza in Afghanistan, e si dicono pronti ad annunciare l’istituzione di un nuovo governo. Intanto, sono numerose le persone che stanno letteralmente fuggendo dai loro villaggi, dando il via a una crisi umanitaria di ingenti proporzioni. Fonti locali scrivono che i jihadisti, ormai dotati di armi moderne confiscate all’ex esercito esercito regolare afghano e di unità di élite, avrebbero conquistato nuovi distretti nella valle.
Ali Maisam Nazary, portavoce della resistenza, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale, pubblicata sulle colonne dell’agenzia ANSA: “I miliziani che combattono i talebani non cederanno mai“. Invece, l’ex vicepresidente Amrullah Saleh, ha denunciato quanto sia complicata la situazione per la resistenza e ha a sua volta parlato del rischio di una “crisi umanitaria su larga scala”, innescata dalle migliaia di abitanti del Panshir “sfollate dall’avanzata talebana”.
TALEBANI NEL PANSHIR: EMERGENCY CONTINUA A OPERARE
È ancora l’ANSA a fornire un aggiornamento circa l’avanzata dei talebani nel Panshir: sino a ieri i distretti caduti nelle mani degli “studenti del Corano” erano almeno quattro, compreso il villaggio di Anabah, a 25 chilometri di distanza dall’ingresso meridionale della valle del Panshir, che è lunga 115 chilometri. Proprio in quel luogo si trova l’ospedale di Emergency, ma finora i talebani “non hanno interferito con le nostre attività”, ha scritto l’ong fondata da Gino Strada, sottolineando inoltre che molte persone hanno lasciato i loro villaggi negli ultimi giorni”.
Nel contempo, sono pervenute anche le parole del ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, il quale ha affidato al proprio profilo Facebook un’affermazione ufficiale circa la situazione attuale in landa mediorientale: “La lotta al terrorismo rimane fondamentale. C’è in ballo la sicurezza dell’Afghanistan, ma anche di tutta l’Ue, e non possiamo permetterci di abbassare la guardia”. Il pentastellato ha quindi esposto gli argomenti dei colloqui in programma quest’oggi con le autorità del Qatar durante la tappa a Doha della sua missione nella regione.