L’Afghanistan, la conquista dei talebani, il nuovo emirato islamico: Domenico Quirico, giornalista de “La Stampa”, analizza nel dettaglio la situazione sull’edizione de “La Stampa” in edicola oggi, mercoledì 1° settembre 2021. L’esperto di questioni mediorientali invita a fare cadere le maschere del finto buonismo che per anni l’Occidente ha indossato: “Diciamolo, adesso che siamo andati via. L’Afghanistan non ci piace, ci salta addosso, vuole montarci in groppa con i rimorsi per quello che non abbiamo fatto e che potevamo fare, e schiantarci con la vergogna di una inimmaginabile sconfitta. Abbiamo trattato i taleban come se fossero gramigna facile da estirpare con un mignole e invece…”.
Secondo Quirico, noi occidentali abbiamo sempre guardato gli afghani con arroganza, più che con propositi di fatica e di assistenza. “Lo sventurato poi che si fa migrante diventa immediatamente meno simpatico”, ha aggiunto, evidenziando che vent’anni di occupazione sono vent’anni di “rinvii, mezze ansie e soluzione di segatura. Soprattutto, dal ritiro americano non risulteranno conseguenze geopolitiche di rilievo”.
AFGHANISTAN IN MANO AI TALEBANI: “L’ONDA DI KABUL PRODURRÀ EFFETTI SULL’OCCIDENTE”
Quirico ha evidenziato poi come l’Occidente abbia tradito i fratelli afghani e come non sia stata ancora compresa del tutto l’onda d’urto derivata dall’umiliazione della sconfitta subita: “Kabul non è né un inizio, né una fine, ma un punto intermedio di un periodo che appare vicino al fulcro della storia di oggi, quando ogni cosa, ogni possibile futuro è ancora in molti altri luoghi in bilico”.
Soprattutto, secondo il giornalista, la lezione dell’Afghanistan sarà decisiva soprattutto per coloro che finora tentennavano, il vasto mondo che detesta l’Occidente potente, tracotante nell’affermarsi il migliore, maleducato. “Inizieranno a immaginare un mondo senza di noi: la Storia riparte quando gli imperi abbassano le serrande perché non hanno più i mezzi per monopolizzarla”, ha aggiunto Quirico. Insomma, le conseguenze vere e proprie del disastro afghano cominceranno a manifestarsi soltanto fra qualche tempo, ma non potranno purtroppo essere indolori per il mondo occidentale.