Non tende ad arrestarsi l’avanzata dei talebani in Afghanistan dopo il ritiro delle truppe americane. Il cammino di sangue e caos prosegue senza sosta, con i fondamentalisti diretti con forza e decisione verso il Panjshir per mettere fine all’ultima parte di resistenza che vuole evitare che tutto il territorio sia in mano di Baradar e dei suoi uomini. Stando alle notizie che arrivano dal territorio i talebani avanzano senza pietà, facendo prigionieri anche i bambini, figli di chi lotta per dire basta al potere dei duri.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Lapresse infatti diversi funzionari hanno svelato le brutalità dei talebani nei confronti di chi si oppone al loro cammino. Il clima è sempre più teso, le notizie faticano ad arrivare e le fasi complesse dell’avanzata talebana non portano a comprendere la reale entità delle violenze mette in atto dagli uomini di Baradar. L’organizzazione, che giorno dopo giorno prende sempre più in mano il paese, deve però fare i conti con la resistenza di Massoud, figlio del leggendario “Leone del Panjshir”. Ma nel cammino fondamentalista qualsiasi cosa si metta in mezzo è distrutta: dagli scontri bellici alle case incendiate, passando per l’orrore del rapimento dei bambini che potrebbero diventare arma contro la resistenza.
Talebani senza pietà, rapiscono anche i bambini: la resistenza di Massoud
Intanto gli ultimi oppositori hanno trovato rifugio nel Panjshir, dove Ahmad Massoud sembra aver trovato un mondo per impensierire i talebani. L’esercito comandato dal figlio del Leone del Panjshir si prepara alla battaglia contro i fondamentalisti, ma c’è anche la possibilità di venirsi incontro con un compromesso per un esecutivo comune tra uomini della resistenza e talebani. Le condizioni sembrerebbero essere chiare da parte di Massoud e i suoi, da parte di Baradar non ci sarebbe stata apertura e lo scontro sarebbe prossimo.
Nelle scorse ore è iniziato il cammino dei talebani alla volta del Panjshir, dove uno degli scontri più sanguinosi potrebbe presto aver luogo. Secondo quanto riportato da Adnkronos infatti centinaia di mujahdin dell’Emirato islamico sono diretti verso la provincia per controllarla, dopo che funzionari locali hanno rifiutato di arrendersi pacificamente”. Massoud e i suoi sono pronti a combattere le barbarie degli estremisti e dalla lotta potrebbe venir fuori il futuro chiaro dell’Afghanistan martoriato dalle continue guerre.