Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive del policlinico “San Martino” di Genova, è intervenuto ai microfoni di “Oggi è un altro giorno” nel pomeriggio di lunedì 20 dicembre 2021. Nel corso della trasmissione di Rai Uno condotta da Serena Bortone, l’esperto ha asserito: “Quella di accorciare la durata del Green Pass mi sembra una misura assolutamente in linea con quello che ci dicono i dati. Per le prime due dosi fare una durata dinamica che può cambiare a seconda di quello che ci dice la scienza mi pare una buona idea”.



A proposito di terza dose: Bassetti ha spiegato che è recentemente stato divulgato un dato di Moderna e Pfizer che ha dimostrato come il booster abbia riportato la copertura vicino al 100%. I vaccini “non sono bucati da questa mutazione: Omicron in Sudafrica riporta una mortalità dello 0,23%, mentre la letalità della Delta e del virus originale era del 2,5-4% in Sudafrica”. Dal punto di vista sull’impatto con la mortalità, quindi, “si vede un’evoluzione sicuramente migliore. Questo significa convivere col virus ed evitare il catastrofismo e il panico degli ultimi 10 giorni”.



MATTEO BASSETTI: “OBBLIGO VACCINALE ANDAVA IMPOSTO IN QUESTE 2-3 SETTIMANE”

Nel prosieguo del suo intervento a “Oggi è un altro giorno”, il professor Matteo Bassetti ha tenuto a evidenziare che “noi oggi siamo un esempio in Europa per come abbiamo gestito la pandemia. Cerchiamo di evitare le fughe in avanti, in quanto il tampone ai vaccinati con tre dosi mi pare una stupidaggine, una cosa inutile e grave per chi si è fatto vaccinare tre volte. Negli eventi e nei locali chiusi di cui parliamo, c’è già la mascherina. Io sono sicuro che il 23 dicembre questa misura non passerà, in quanto molti membri del Cts sono contrari”.



Infine, un ultimo pensiero sull’obbligo vaccinale: “Secondo me si poteva approfittare di queste 2-3 settimane per imporre l’obbligatorietà della vaccinazione mediante l’istituzione di una sanzione. Le terapie intensive per l’85% traboccano di persone non vaccinate. Sono mesi che lanciamo questo grido d’allarme e credo che su questo sarà il caso di riflettere”.