Antonella Viola, immunologa, ha commentato attraverso il suo profilo Facebook le ipotesi circolate nella serata di ieri in merito alle misure che potrebbero essere introdotte dal Governo in occasione della cabina di regia Covid convocata da Mario Draghi giovedì 23 dicembre. L’esperta si è detta d’accordo solamente in parte con la linea che l’esecutivo nazionale parrebbe intenzionato a seguire: “Ci sono misure che servono e altre che sono solo una risposta scomposta dettata dal panico – ha commentato sui social media –. Tra queste ultime, la richiesta di un tampone a chi è vaccinato e rientra dai Paesi europei, che mette in discussione l’Europa (come sottolineato da Macron) e la vaccinazione. O inserire di nuovo tamponi per i vaccinati per il cinema o il teatro (settori che hanno sofferto duramente e che non mi pare siano stati luoghi di contagio)”.
La dottoressa Viola ha quindi invitato tutti a ricordare “che il virus probabilmente resterà con noi per anni, che i vaccini stanno proteggendo dalla malattia severa (altrimenti oggi viaggeremmo sui 1000 morti al giorno) e che quindi contare i positivi è utile solo a fini epidemiologici e non dovrebbe essere una forma di comunicazione della paura. L’unica cosa seria da fare è inserire l’obbligo vaccinale. Il resto è solo confusione e stress inutile per i cittadini”.
ANTONELLA VIOLA CONTRARIA AD ALCUNE DELLE POSSIBILI NUOVE RESTRIZIONI
La professoressa Antonella Viola, insomma, pare non concordare del tutto con la direzione che Draghi avrebbe intenzione di seguire e neppure con le nuove restrizioni introdotte in Italia a partire da giovedì 16 dicembre (e fino al 31 gennaio), con la specifica ordinanza varata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, in vista dei viaggi per le vacanze di Natale, che non solo ha fatto storcere il naso all’esperta, ma non ha suscitato felicità neppure dalle parti di Bruxelles.
Ulteriori sviluppi su tale questione potrebbero giungere nelle prossime ore, visto che lo stesso Speranza ha annunciato un’indagine sulla variante Omicron nel nostro Paese, che muoverà i suoi primi passi a partire da domani.