Massimo Ciccozzi, direttore dell’Unità di Statistica medica ed epidemiologia molecolare del campus biomedico di Roma, è intervenuto sull’edizione del quotidiano “Il Dubbio” in edicola oggi, giovedì 13 gennaio 2022, per parlare dell’evoluzione della pandemia di Covid-19. L’esperto ha innanzitutto chiarito che non si può ancora sottovalutare la questione: “Questo è un Coronavirus che si sta ancora adattando all’uomo. Lo farà nel tempo che ci vuole, ma non possiamo stabilire quando questo accadrà. Sicuramente avverrà, perché è nella normale evoluzione del virus. Ma siamo anche noi a deciderlo, facendo pressione affinché infetti sempre meno persone, con vaccinazione, mascherine eccetera. Dire che è già un’influenza non è esatto: la sintomatologia è sì lieve, ma nei vaccinati. La mascherina va sicuramente ancora portata”.



Quanto al tampone, esso va fatto solo in presenza di sintomi, in quanto, ha spiegato ancora Ciccozzi, se c’è stato un contatto con un positivo possono rivelarsi sufficienti la mascherina e la distanza di sicurezza. Il risultato del tampone antigenico fatto in casa “equivale al lancio di una moneta per aria: c’è la possibilità di un 50% di falsi negativi. Con i tamponi antigenici effettuati in farmacia la percentuale si riduce al 40%, ma il tampone negativo è anche peggio, perché comunque potrebbe trattarsi di un errore, col rischio di trasformarsi in un veicolo inconsapevole del virus”.

MASSIMO CICCOZZI: “NO VAX VANNO CURATI COME TUTTI GLI ALTRI, NON DEVONO PAGARE”

Sulla questione collegata all’obbligo vaccinale, Ciccozzi ha dichiarato ai cronisti de “Il Dubbio” che i dati disponibili vanno letti e valutati. Le evidenze scientifiche dimostrano che “nell’80% dei casi chi va in terapia intensiva è purtroppo non vaccinato, così come nei casi di decesso. Ci sono dati scientifici in quantità incredibili che dimostrano questo. Le persone devono poter capire: bisogna sapere cosa può succedere nel caso si scelga di vaccinarsi o di non farlo”.

Ridurre il bollettino dei contagi con una sola comunicazione a settimana potrebbe non essere così corretto, in quanto “il dato giornaliero, per lo statistico, è pane quotidiano, quindi è necessario che i dati continuino ad essere forniti”. Infine, sulle cure a pagamento per i no vax, Ciccozzi ha tuonato: “Dal punto di vista scientifico, non posso che dire che una persona quando sta male va curata. E ciò indipendentemente da quelle che sono le sue idee. Dovremmo per caso non curare un fumatore col tumore ai polmoni o chi ha provocato un incidente che ha causato la morte di altre persone? Siamo tutti uguali davanti alla morte, come diceva Totò. E quando stiamo male dobbiamo essere tutti curati”.