Arrivano i primi tamponi per scongiurare un’epidemia di dengue. Si tratta di test volontari per chi rientra da Paesi dove la malattia è endemica, come in Sud America. L’arma più importante restano però i vaccini, ancora sconosciuti dalla maggior parte delle Regioni alle quali spetta il compito di distribuirli, come spiega La Stampa. Il direttore della prevenzione al ministero della Salute, Francesco Vaia, ha intanto firmato una nuova circolare indirizzata alle autorità portuali e all’Enac, affinché alzino il livello di guardia. Il consiglio è di organizzare disinfestazioni accurate da navi e aerei provenienti da Paesi come Brasile e Sud America. Aree endemiche, come riporta La Stampa, sono presenti anche in Croazia.
Secondo la circolare, controlli sono previsti anche sulle imbarcazioni che nei 28 giorni precedenti siano transitate per Paesi a rischio. L’obiettivo è quello di impedire che la zanzara Aedes aegypti, finora sconosciuta in Italia, arrivi anche da noi per poi trasmettersi attraverso la più diffusa zanzara tigre. Il Ministero della Salute ha stretto anche accordi per l’approvvigionamento, inizialmente gratuito, di test per controllare su base volontaria i passeggeri provenienti dai Paesi a rischio. Il vaccino anti-dengue, però, non è ancora disponibile in gran parte delle Regioni e dove invece lo è, la dose si paga intorno ai 100 euro.
Vaccini e tamponi anti-dengue: la situazione nelle Regioni
Il vaccino anti-dengue non è disponibile ovunque. Dove invece lo è, è a pagamento. In Piemonte, ad esempio, si è fermi in attesa delle indicazioni ministeriali ma le dosi si trovano anche a 80 euro nelle farmacie. In Friuli Venezia Giulia ci sono 300 dosi in attesa di essere distribuite mentre la Campania ne ha 278 da mettere a disposizione: le Asl possono però acquistarle privatamente. In Liguria sono pronte 1.150 dosi, come spiega La Stampa. Nel Lazio i vaccini anti-dengue acquistati dalla Regione sono per ora 290 e dovrebbero essere 1.500 in tre anni. 141 sono stati già somministrati allo Spallanzani di Roma.
In Lombardia ci si può già vaccinare: le dosi già distribuite sono cinquemila. In Puglia è stata stabilita una procedura di acquisto per 2.000 vaccini ma per ora non sono disponibili nei centri per le malattie tropicali. In Sicilia le gare sono ancora in corso. Nelle altre Regioni, i vaccini non sono ancora disponibili. All’estero, intanto, diversi Paesi del Centro e Sud America hanno decretato lo stato d’allerta: in Italia sono invece 48 i casi accertati quest’anno.