Papa Francesco si mobilita con “segni concreti” in occasione della Giornata mondiale dei poveri che si celebra domenica 15 novembre e lo fa garantendo tamponi per il Covid e vaccini antiinfluenzali da destinare gratuitamente a poveri e senzatetto. A spiegarlo, come riferisce Corriere.it, è stato l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione: “Nell’ambulatorio sotto il colonnato di San Pietro, per i poveri che devono avere accesso ai dormitori o per coloro che vogliono ritornare nella loro patria, è possibile poter effettuare il tampone. L’ambulatorio è aperto dalle ore 8 alle ore 14e, in due settimane, ha effettuato 50 tamponi al giorno, oltre al vaccino antiinfluenzale”. A causa della pandemia, i “segni tradizionali” di carità messi in atto negli anni passati sono stati sospesi. Anche le celebrazioni previste per domenica cambiano: la messa di Bergoglio sarà trasmessa in streaming e diretta tv domenica a partire dalle 10.00 ma nella Basilica di San Pietro ci sarà posto solo per 100 persone in rappresentanza di tutti i poveri del mondo.



“TAMPONI E VACCINI A SENZATETTO”: I SEGNI CONCRETI DI PAPA FRANCESCO

In occasione della Giornata mondiale dei poveri, i tamponi per il Covid ed i vaccini contro l’influenza non sono gli unici “segni” di Papa Francesco. L’arcivescovo Fisichella ha proseguito: “Con il grande supporto di Roma Cares e la generosità di Elite supermercati, stiamo provvedendo in questi giorni a inviare 5000 pacchi viveri di prima necessità alle famiglie di circa sessanta parrocchie romane che, specialmente in questo periodo, si trovano in difficoltà”. Ogni scatola, ha fatto sapere, conterrà alimenti di vario genere, da pasta a passata di pomodoro, olio, sale, farina, zucchero e biscotti, tutti prodotti con marchi di particolare prestigio “insieme ad alcune mascherine e a un biglietto con una preghiera di Papa Francesco”. Ad aderire all’iniziativa anche il pastificio La Molisana, con ben due tonnellate e mezzo di pasta che saranno destinate a famiglie bisognose e associazioni caritative. Monsignor Fisichella ha poi citato anche la Société des Centres Commerciaux Italia s.r.l. e la Fondazione Robert Halley tra i sostenitori dell’iniziativa di Bergoglio. Grazie a UnipolSai Assicurazioni, inoltre, è stato possibile l’invio del primo blocco di 350mila mascherine ad almeno 15mila studenti dei diversi gradi di scuola, soprattutto in periferia e a sostegno delle famiglie che si trovano a vivere con la pesante crisi economica dettata da quella sanitaria. “Vuole essere anche un invito ai giovani studenti perché non sottovalutino i rischi della pandemia, soprattutto con comportamenti che potrebbero nuocere in famiglia alle persone anziane”, ha chiosato l’arcivescovo.

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