Con la crescita esponenziale dei contagi Covid da variante Omicron, la Regione Lombardia corre ai ripari: in questi giorni a ridosso del Natale farmacie e hub sono stati presi d’assalto da Milano e in tutte le principali città lombarde alla ricerca di tamponi rapidi, molecolari e “fai-da-te”.
La vicepresidente di Regione Lombardia, nonché assessore al Welfare Sanità, Letizia Moratti ha così annunciato che da lunedì 27 dicembre entra in campo la nuova task force tamponi: «entrerà in piena operatività alle dirette dipendenze della Direzione generale Welfare un‘apposita squadra dedicata al coordinamento e al potenziamento dell’offerta pubblica e convenzionata del servizio tamponi antigenici e molecolari per tutto il territorio regionale». A capo della task force sui tamponi Lombardia, la vicepresidente Moratti ha scelto il dottor Guido Grignaffini, attuale direttore dei Servizi Sociali di Ats Brianza ma in passato già responsabile del medesimo servizio a livello regionale.
CAOS TAMPONI, LE MOSSE DELLA LOMBARDIA
Dopo l’approvazione del Decreto Festività il Governo ha poi promesso l’intensificazione del piano vaccinale (con terza dose) sotto la guida della Struttura Commissariale di Governo con il generale Figliuolo: Lombardia annuncia il pieno coordinamento e condivisione di risorse per il potenziamento del Servizio tamponi nazionale, rafforzato dalla task force oggi annunciata. Ancora oggi alla vigilia di Natale le code davanti alle farmacie, soprattutto a Milano, sono davvero impressionanti: fin dalle prime ore del mattino e con attesa oltre le due ore la popolazione lombarda si è data alla ricerca di un tampone rapido per sottoporsi alle verifiche prima di incontrare parenti e amici per le Feste di Natale. Come spiega TgCom24, alcune farmacie milanesi «stanno respingendo richieste di nuovi tamponi perché stanno finendo materialmente i test, con il rischio di non riuscire a coprire neanche le richieste dei prenotati. Piene anche le prenotazioni dei centri privati con primi slot disponibili dopo il 28 dicembre, sia su Milano città che in alcune sedi della provincia». La medesima situazione sta avvenendo anche a Roma e Torino e in diverse altre aree del Paese dove la corsa al tampone sta registrando disagi sul servizio sanitario locale e nazionale. Con la Lombardia ancora in zona bianca la prossima settimana (non superata la soglia dei 15% di ricoveri), la corsa di Omicron nella diffusione dei contagi è resa ancora più evidente dagli ultimi studi Iss: «il consiglio che rivolgo a tutti i lombardi è continuare a osservare le regole su distanziamento e uso dispositivi medici, avere particolare prudenza nei confronti dei soggetti più a rischio, ma soprattutto vaccinarsi e, ancora, vaccinarsi. Sia con la terza dose, che con la prima, per chi ancora non l’ha fatto. Solo questo può frenare l’impatto dell’aumento della circolazione del virus sui ricoveri ospedalieri», ha ribadito il Governatore lombardo Attilio Fontana, «nel mese di dicembre in Lombardia, il rischio di decesso per i non vaccinati è stato di 1,8 rispetto ai vaccinati (circa il doppio). Per quanto riguarda i ricoveri in terapia intensiva addirittura di 6,2 rispetto ai vaccinati. Una realtà che non si può ignorare».