Le festività natalizie del 2021 saranno di certo ricordate per il boom dei casi di Covid-19 e la conseguente corsa ai tamponi in tutta Italia. Da Nord a Sud, nessuna città si è salvata dalle file chilometriche davanti alle farmacie o negli appositi hub allestiti per il tracciamento del virus. I numeri record degli ultimi giorni, con contagi mai registrati da inizio pandemia, sono infatti frutto dell’elevata richiesta di tamponi di questi giorni che purtroppo, la maggior parte delle volte, ha dato esito positivo. Eppure ancora oggi ci si interroga sull’efficacia e l’attendibilità dei tamponi rapidi.
Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, che ha sentito degli esperti, il rapido non è del tutto affidabile. Pierangelo Clerici, presidente dell’Associazione microbiologi clinici italiani e della Federazione italiana società scientifiche di laboratorio, ha infatti sottolineato che ” con i rapidi “fai da te”, si rischia di avere risultati inesatti in un caso su quattro, dato che la positività non viene rilevata. Ciò avviene perché non è facile effettuare da soli in modo corretto il prelievo naso orofaringeo che, come sappiamo, deve provocare un po’ di fastidio”.
TAMPONI, QUALI SONO I PIÙ ATTENDIBILI
Pierangelo Clerici, sentito dal Corriere della Sera, ha spiegato quali sono i tamponi più affidabili per tracciare l’eventuale positività da Covid-19: “Il tampone molecolare è il più affidabile per la diagnosi di infezione da coronavirus. Viene eseguito su un campione prelevato a livello naso orofaringeo e il margine di errore è praticamente zero, perché viene rilevata la presenza del genoma virale anche in soggetti con bassa carica, pre-sintomatici o asintomatici”.
“I test antigenici (rapidi) sono sensibili alle proteine virali. Ne esistono diversi tipi, dagli immunocromatografici lateral flow (prima generazione) ai test a lettura immunofluorescente (seconda generazione), che offrono migliori prestazioni. I test di ultima generazione (immunofluorescenza con lettura in microfluidica) sembrano mostrare risultati sovrapponibili ai molecolari, se eseguiti nel modo giusto. Il test antigenico può dare un range di falsi negativi compreso tra il 10 e il 25 per cento, a seconda che venga effettuato da una persona esperta, per esempio in farmacia, o meno”