In Lombardia i tamponi antigenici rapidi potranno essere eseguiti soltanto nel 65,9% delle farmacie autorizzate, ovvero quelle che hanno aderito al protocollo del generale Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza sanitaria Covid-19. Come annunciato in una nota dall’assessorato al Welfare della Regione Lombardia, delega assegnata da Fontana al vicepresidente regionale Letizia Moratti, “da oggi i tamponi antigenici rapidi vengono eseguiti solo dalle farmacie aderenti al protocollo predisposto dal commissario straordinario, d’intesa con il Ministero della Salute e i presidenti di Federfarma, Assofarm e FarmacieUnite”.
Una decisione assunta a seguito del decreto legge numero 127 del 21 settembre 2021 e relativo alle novità inerenti alla gestione dei tamponi antigenici rapidi da parte delle farmacie in base a tale documento. Come spiega ancora il comunicato, in Lombardia, alla data di mercoledì 29 settembre, le farmacie che hanno aderito sono 1.320 sulle 2.003 totali.
TAMPONI RAPIDI NELLE FARMACIE: LE DISPOSIZIONI NAZIONALI
Le nuove disposizioni circa i tamponi rapidi nelle farmacie della Lombardia derivano anche da quelle nazionali e riguardano i cittadini tra i 12 e i 18 anni, per i quali il costo è di 8 euro (i restanti 7 euro sono a carico del sistema sanitario regionale). Per le altre fasce d’età, il prezzo del tampone resta fissato a 15 euro, mentre per la fascia 6-11 anni, la legge 126/2021 non prevede l’obbligo del Green Pass, la carta verde che consente l’accesso alle diverse attività; pertanto anche per la popolazione compresa in questa fascia il costo del tampone è fissato a 15 euro.
Tuttavia, qualora i soggetti di questa fascia di età (6-11 anni) fossero contatti stretti di un caso positivo, è previsto che il tampone possa essere effettuato gratuitamente presso le strutture del sistema sanitario regionale, come si è verificato per tutto il periodo di emergenza legato alla pandemia di Coronavirus, che, purtroppo, non può ancora dirsi concluso.