Tananai, giovane talento scoperto dalla scorsa edizione del festival di Sanremo, nel 2022 non si era difeso particolarmente bene, arrivando ultimo nella classifica generale, con tanto di aspre critiche ricevute online. Quest’anno, però, il festiva è stato una sorta di rinascita per lui, che l’ha portato ad occupare la quinta posizione. “Ho tenuto fede alla mia storia”, ironizza in un’intervista per il Corriere dalla Sera, “sono stato l’ultimo dei primi cinque“.



“Non riesco a prendermi troppo sul serio”, confessa Tananai, raccontando che allo scorso festival “sono stato molto superficiale nella preparazione. Nell’ultimo anno con le esperienze che ho accumulato ho capito che ci tengo a rispettare il mio pubblico e chi mi ascolta”. Non ha problemi, insomma, a dire che “non mi applicavo abbastanza nel canto”, cosa che invece nell’ultimo anno ha fatto completamente. “Bianconi dei Baustelle”, racconta Tananai parlando delle migliori gratifiche ricevute durante e dopo il festival 2023, “mi ha detto che gli piace il mio pezzo. Ornella Vanoni mi è passata di fianco e con quella sua voce mi ha sussurrato: tu mi piaci ragazzo, sei molto interessante”.



Tananai: “Le critiche? Mi hanno fatto molto male”

Lasciandosi alle spalle il discorso Sanremo, Tananai ha poi risposto anche ad un paio di domande sulla sua vita e carriera. Studiava architettura, racconta, ma “mi sono reso conto che non era la mia strada. Diciamo che ho smesso per rispetto verso gli architetti”. Dei suoi genitori nel parla con affetto, sostenendo anche fiero di essere un mammone, “da buon italiano”. “La priorità per loro”, racconta sui genitori, “è sempre stata la voglia di vedermi soddisfatto, realizzato e felice”.



“Con il tempo si sono resi conto che la mia priorità era la musica”, racconta ancora Tananai parlando dei genitori, che avrebbero capito che “se hai questo fuoco dentro non alimentarlo provocherebbe frustrazione”. Parlando, invece, della “scemenza” più grossa mai fatta, “a Valencia, sono uscito senza telefonino, poi ho conosciuto delle persone, sono stato con loro, mi sono perso, sono arrivato in una città vicina, ho dormito in stazione“. Invece, tornando un attimo al sanremo dello scorso anno, Tananai ci tiene a raccontare che “non ero abituato alla pioggia di critiche (..) mi hanno fatto molto male i tanti commenti che leggevo, non per i contenuti, ma soprattutto per la quantità di persone che mi stroncava, così arrabbiate solo perché avevo stonato”.