Lo scandalo delle tangenti si è abbattuto nelle scorse ore sull’Ucraina, portando all’arresto di Vasyl Lozynski, ex vice ministro per lo Sviluppo delle infrastrutture, e alle dimissioni di diversi esponenti del Governo di Volodymyr Zelensky. Adesso, come riportato da Il Fatto Quotidiano, a rischiare in prima persona è Oleksii Reznikov, ministro della Difesa, che ieri nel corso di una conferenza stampa ha assicurato di essere pronto ad andarsene nel caso in cui il presidente dovesse ordinarglielo. L’uomo non è attualmente indagato, ma alcuni tra i suoi più stretti collaboratori sono stati licenziati oppure si sono allontanati spontaneamente.
Oleksii Reznikov lo scorso 24 gennaio si era rifiutato di sollevare dall’incarico il suo braccio destro, Viacheslav Shapovalov, il quale è stato accusato di avere gonfiato i prezzi dei bilanci delle forniture militari per ottenere dei benefici economici. A distanza di qualche giorno, tuttavia, ha ammesso che qualcosa non avrebbe funzionato nelle verifiche anti corruzione attuate dal ministero.
Tangenti in Ucraina: bilanci forniture militari gonfiati. Oleksii Reznikov verso l’addio
Oleksii Reznikov, ministro della Difesa di Kiev, sarebbe dunque vicino alla dipartita in virtù del caso delle tangenti in Ucraina. In base a quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, il presidente Volodymyr Zelensky avrebbe già trovato il suo sostituto: si tratterebbe di Kirill Budanov, attuale capo dell’intelligence del Paese che ha dimostrato di essere un uomo di fiducia nonostante la sua giovane età.
Alcune indiscrezioni rivelano però che non è detto che Oleksii Reznikov venga definitivamente allontanato dal Governo, dato che non è finito direttamente sotto inchiesta a differenza dei suoi collaboratori. È per questo motivo che fonti locali sostengono che potrebbe semplicemente spostarsi in un’altra poltrona. In particolare, potrebbe ricoprire presto il ruolo di ministro della Giustizia. L’attuale incaricato, Denys Maliuska, infatti, sarebbe vicino ad una nuova carriera da ambasciatore in Europa.