Osservare dall’esterno i personaggi noti, tra mondo dello spettacolo e sport, può portare dentro l’equivoco secondo il quale con il successo si possa eludere qualsiasi tipo di fragilità e debolezza. La realtà dei fatti è però ben diversa; notorietà e fama non proteggono dalle ipocondrie, dalle mancanze e dalle debolezze che sono spesso intrinseche nell’essere umano. Lo dimostra il racconto di Tania Cagnotto fatto a La Stampa in occasione della Giornata della salute mentale.
“Alle Olimpiadi di Londra del 2012 sentivo una grandissima pressione e i due quarti posti sono stati i momenti più difficili e dolorosi della mia carriera”, queste le parole di Tania Cagnotto a proposito di uno dei momenti più delicate della sua carriera agonistica; uno sconforto che ha alimentato – come racconta il quotidiano – l’ansia da prestazione portando la sportiva a trovare la forza di chiedere aiuto per superare quello stato emotivo.
Tania Cagnotto e l’importanza di chiedere aiuto: “La cosa più importante che mi ha insegnato la psicologa…”
“La cosa più importante che mi ha insegnato la psicologa è che mentre io volevo eliminare l’ansia in gara e quel malessere provocato dall’adrenalina, dovevo invece accettarla come parte di me e usarla come benzina”. Questo l’insegnamento carpito da Tania Cagnotto; la capacità di comprendere le proprie debolezze e ansie per sfruttarle come ingranaggio ulteriore per inanellare ulteriore voglia di superarsi. Arriva così la sportiva e campionessa ad ampliare il senso del suo messaggio, rivolgendosi – tra le righe de La Stampa – direttamente ai giovani: “A tutti i ragazzi consiglio di avere una persona con cui confidarsi come io ho fatto con la mia psicologa”.
Il messaggio di Tania Cagnotto è non solo condivisibile ma soprattutto urgente; dalle ultime analisi – come sottolinea il quotidiano – emerge uno scenario preoccupante per milioni di giovani e per le nuove generazioni. Circa 2 milioni di italiani sono senza supporto psicologico e rispettive cure; circostanza che può solo alimentare disturbi, solitudine e dipendenze.