Aspettando le Parole si colora di azzurro con la partecipazione di Tania Cagnotto. La tuffatrice e sportiva italiana, l’unica ad aver vinto una medaglia d’oro mondiale nei tuffi, è pronta a raccontarsi in collegamento con Massimo Gramellini. Su Raitre arriva dunque una bella intervista con la tuffatrice, che a Rio nel 2016 ha portato a casa una medaglia di bronzo dal trampolino di 3 metri e una d’argento nel trampolino sincro in coppia con Francesca Dallapé. Si è ritirata a maggio del 2017 per poi tornare a competere due anni dopo in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Adesso con i problemi legati all’emergenza coronavirus e il conseguente blocco e slittamento di varie competizioni, tra cui i Giochi, è difficile capire che tipo di futuro sarà per Tania Cagnotto. Chissà, magari da Gramellini sarà lei stessa a svelarlo.
Tania Cagnotto, il Coronavirus ferma le sue ambizioni?
Per Tania Cagnotto le Olimpiadi di Tokyo rappresentavano una sfida storica. Tanta voglia di prendere parte alla competizione, ma anche molta preoccupazione per questa situazione drammatica legata all’emergenza sanitaria del Coronavirus. E’ un periodo complicato per tutti, anche per una campionessa come Tania Cagnotto. Ospite da Massimo Gramellini farà il punto della situazione in vista del futuro, ma soprattutto spiegherà come sta affrontando questo lockdown forzato. Lo slittamento dei Giochi allunga inevitabilmente i tempi e adesso è tutto in bilico. Tania Cagnotto voleva completare la carriera con un ultimo grande traguardo, ma non sarà affatto semplice. Per prendere parte ad una competizione così impegnativa occorrono fisico, mente lucida e motivazioni giuste.
Tania Cagnotto, grinta e motivazioni da vendere ma..
A lei grinta e motivazioni non mancano di certo. Tania Cagnotto però era stata piuttosto chiara sulla sua possibile partecipazione. In seguito al rinvio, infatti, la tuffatrice aveva spiegato come la strada per le Olimpiadi si era notevolmente complicata. “Io difficilmente potrò partecipare, ma è giusto così”, le sue parole ad OASport.it. “Se spostano l’Olimpiade di Tokyo all’anno prossimo evidentemente non vedono miglioramenti entro luglio. Potrebbe starci, molti Paesi devono ancora passare quello che abbiamo passato noi. Se lo fanno è per il bene del mondo”, ha detto. Poi ha proseguito: “Egoisticamente, dal mio punto di vista, speravo che si facesse entro l’anno, anche perché se la faranno l’anno dopo non credo di poter partecipare“