Tania Zamparo torna in tv per parlare del periodo buio della sua vita, della sua anoressia e di come quel mostro non è arrivato all’improvviso ma ha dato prima una serie di segnali che lei non ha capito presto. Il suo racconto va in scena a Mattino5 dove Federica Panicucci ha destinato l’ultima parte della puntata di oggi proprio al difficile tema dei disturbi alimentari sulla falsariga della morte del 20enne Lorenzo ucciso dall’anoressia nonostante gli sforzi dei genitori. Tania Zamparo rivela ai microfoni di Mattino5 che la malattia ha origini sempre lontane: “Ho cominciato proprio dal cercare di apprezzare le piccole cose quotidiane. Bisogna notare i comportamenti che si ricevono ma quello è come accorgersi che si ha la febbre quando arriva l’influenza. L’incubazione si ha da molto prima per cui secondo me bisogna fare attenzione a dei segnali che arrivano molto prima del dimagrimento, possono essere segnali importanti che possono portare ad un disturbo, e sono quei segnali come l’eccessiva sensibilità, alla difficoltà di relazionarsi, un bisogno di perfezionarsi, un non volersi bene…“.



TANIA ZAMPARO RACCONTA LA SUA VERITA’ SULL’ANORESSIA

Poi su richiesta di Federica Panicucci, Tania Zamparo scende nei dettagli raccontando di quello che è successo all’inizio della sua battaglia e di come si era ridotta quando il peso era sceso fino a sotto i 40 chili: “Nel mio caso è iniziato intorno a 17 e 18 anni ma se vado a ritroso capisco che i primi segnali sono stati molto prima. Mi sono salvata da sola, nel periodo adolescenziale non si ha un rapporto idilliaco con i propri genitori e questo non rende facile certe cose. Io mi sono rivolta ad uno specialista ma mi sono resa conto che quel percorso era lunghissimo ma nell’immediato si deve cercare di stare bene. Non si deve dimagrire tanto da non poter vivere e fare le cose quotidiane”. Ma come è riuscita ad uscire fuori da questo tunnel? Tania Zamparo precisa di essersi salvata da sola: “Sono ripartita dalle piccole gioie quotidiani, piccoli motivi per cui vivere questa vita, perdonarsi e non chiedere mai a se stessi di essere perfetti. Sembrano cose semplici e scontate ma non lo sono”.

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