Tanya Yashenko si difende dalle accuse del principe Giacomo Bonanno di Linguaglossa
Recentemente è diventata piuttosto nota la vicenda tra Tanya Yashenko e il principe Giacomo Bonanno di Linguaglossa. Lui accuserebbe la modella biellorussa di aver approfittato dello stato confusionale dell’uomo per sottrargli soldi, gioielli e beni contro la sua volontà. La denuncia dell’uomo risale all’estate scorsa, ma sarebbe stata resa pubblica solamente ora. Tuttavia, Tanya a Repubblica avrebbe raccontato una verità diversa rispetto alle presunte estorsioni.
“Io sono una vittima”, racconta Tanya Yashenko, “non sono una cenerentola cattiva” ed è intenzionata a raccontare la verità. “Tutto quello che mi ha dato”, spiega, “me lo ha regalato di sua volontà“, era lui a darle le carte di credito, “mi diceva di usarle. Era un modo per controllarmi, vedeva dov’ero e quando non le usavo bisticciavamo sempre”. Sul principe Giacomo Bonanno di Linguaglossa confessa di averlo amato più di se stessa, ma di aver poi capito che non poteva amare “una persona che mi ha messo le mani addosso e poi mi ha denunciata. Un uomo che mi ha trattata come un oggetto”. “Dipendevo emotivamente da lui”, confessa Tanya a Repubblica.
Tanya Yashenko: “Ebbi un aborto per colpa di Giacomo”
Tanya Yashenko nella sua intervista a Repubblica respinge l’accusa di aver sottratto al principe Giacomo Bonanno di Linguaglossa 600 mila euro, come sostengono i PM, dicendo che quei “doni preziosi erano fatti di sua iniziativa”. Racconta anche che “ha speso in una vacanza in Svizzera di 40 giorni più di 300mila euro, è il suo tenore di vita”. Su come si sia arrivati alla denuncia di circonvenzione di incapace avanzata dall’uomo, la modella non ha dubbi, “il 25 marzo del 2021, dopo più di un anno di violenze verbali e fisiche, mi sono rivolta alle forze dell’ordine, denunciandolo per molestie, percosse e minacce gravi”.
“Allora lui”, continua a spiegare Tanya Yashenko a Repubblica, “si è finto incapace di intendere e di volere” pur di sottrarsi alle accuse della donna. Continuando nel suo racconto sul principe Giacomo Bonanno di Linguaglossa, Tanya racconta di quando rimase incita e ricevette “una chiamata molto brutta da sua sorella. Mi ha invitato ad abortire perché non ero di sangue blu” e lì iniziò a capire “che c’era qualcosa che non andava”. “L’aborto c’è stato”, racconta poi, “naturale a causa dello stress per colpa di Giacomo” che quando seppe che lei era incinta “è scappato dalla ex moglie negli Usa, io ero disperata, ho avuto una crisi”.