Affare da 8,5 miliardi di euro per la Tapestry New York che acquisisce il gruppo Capri-Holding, multi brand del settore moda-lusso che comprende anche i marchi Versace e Michael Kors. Una operazione che punta a far diventare la multinazionale statunitense leader tra i “big” con una capacità di fatturato che è arrivata a più di 2 miliardi di dollari nel 2022 e una distribuzione presente in 75 paesi al mondo, si stima che grazie a questo acquisto, nel prossimo futuro conterà più di 33mila dipendenti.
Il Financial Times che ha dedicato proprio la prima pagina dell’edizione quotidiana alla fusione tra gruppi, ha commentato affermando che questo costituisce il più grande tentativo da parte di una società Usa di essere per la prima volta competitivo con i brand europei nel campo del luxury fashion in quanto precedentemente erano state tentate iniziative simili, ma non si erano spinte così oltre come questa. Per la conclusione dell’operazione l’azienda newyorchese ha usufruito di un prestito da 8 miliardi, che è stato garantito da Morgan Stanley e Bank of America, per acquisire anche i debiti pregressi della Capri Holding.
Tapestry New York acquista Capri Holding: Usa sfida Europa nel settore moda
Nel settore moda e lusso ultimamente sono state moltissime le operazioni di fusione acquisizione e vendita che hanno permesso una differenziazione del mercato. Ma sempre con una predominanza da parte degli storici gruppi europei. Gli affari stanno ridisegnando le leadership dei brand, come ricorda il Financial Times, lo scorso luglio c’era stata già la vendita del 30% del marchio Valentino, acquistata da Kiering-Gucci con l’obiettivo di acquisirne il totale controllo entro il 2028. Lo scorso anno invece c’era stata una gara all’acquisizione di Tom Ford da parte sia di Kering che di Estée Lauder, vinta poi da quest’ultima che precedentemente aveva concluso un affare da record comprando il noto brand di gioielli Tiffany per 15,8 miliardi di dollari.
Il quotidiano finanziario sottolinea che Tapestry ha potuto comunque contare su una svalutazione di Capri che aveva recentemente perso più del 40% sui titoli in borsa. Ora la nuova holding promette sia di mantenere qualità e dna unici dei marchi famosi per abbigliamento di alta moda, accessori, borse, calzature e profumi, ma anche di arrivare al risultato di previsione per il prossimo anno, di riportare i risultati economici sopra alle aspettative.