Tapiro d’Oro per Diletta Leotta. La conduttrice sportiva è stata raggiunta da Valerio Staffelli, lo storico inviato di “Striscia la Notizia” che le ha consegnato l’emblema per eccellenza del tg satirico di antonio Ricci. Ma per quale motivo Diletta Leotta è stata “attapirata”? In attesa di vedere quale sarà la reazione della presentatrice possiamo già anticiparvi che la consegna del Tapiro, che andrà in onda nella puntata di Striscia la Notizia di oggi, martedì 5 novembre 2019, è dovuta alla cosiddetta “truffa del bitcoin” che nei giorni scorsi ha interessato anche un “big” come Lorenzo Jovanotti. Così com’era successo anche al cantante, anche la conduttrice televisiva e radiofonica era all’oscuro del fatto che alcune sue immagini fossero state utilizzate sul web per invogliare l’acquisto di bitcoin.
Tapiro d’Oro a Diletta Leotta
Diletta Leotta si è difesa da ogni associazione alla truffa che aveva come obiettivo quella di portare ad investire in questa valuta virtuale e, pur accettando il Tapiro, a Valerio Staffelli che gliel’ha consegnato tra le mani ha dichiarato:”Non ne sapevo niente. Non ho mai prestato la mia immagine per queste cose, è assolutamente una fake news”. In ogni caso, nonostante la sua carriera televisiva sia relativamente giovane, Diletta Leotta non è nuova ad essere “attapirata” dalla longeva trasmissione di Canale 5. Qualche mese fa, in qualità di volto di Dazn Italia, la Leotta aveva ricevuto il Tapiro d’oro in relazione alla condanna da parte dell’Antitrust nei confronti dell’emittente russa, costretta a pagare una multa di 500.000 euro per pubblicità e informazioni ingannevoli sul pacchetto Calcio 2018/2019. Poco tempo prima sempre Staffelli l’aveva premiata dopo le parole di Paola Ferrari, che sulla Leotta aveva dichiarato:”Trovo diseducativo che una ragazza decida di rifarsi il seno e il lato B”. Diletta all’epoca reagì in questo modo: “Ho sentito le dichiarazioni di Paola Ferrari. Non la seguo molto ma sono contenta perché lei mi segue tanto invece e parla spesso di me. Mi fa piacere. Io rifatta? Ma non è vero!”.