L’accordo tra il Policlinico San Matteo di Pavia e la Diasorin sui test sierologici è stato bloccato. Lo ha deciso il Tar della Lombardia, che ha quindi accolto il ricorso di TechnoGenetics, l’azienda concorrente rappresentata dallo studio legale Abiosi. Ma il Tar ha anche disposto la trasmissione degli atti alla Procura della Corte dei Conti per l’eventuale danno erariale. Questo perché, come si legge nella sentenza, «la Fondazione San Matteo ha impegnato risorse pubbliche, materiali ed immateriali, con modalità illegittime, sottraendole, in parte qua, alla loro destinazione indisponibile». Il test è stato scelto in aprile senza gara dalla Regione Lombardia per un ordine urgente di 500mila kit al prezzo di 4 euro, proposto poi da Diasorin in una successiva gara a 3,3 euro e offerto da un concorrente svizzero a 1,43 euro. Ma i giudici amministrativi della prima sezione del Tar si sono occupati dei rapporti tra Policlinico e Diasorin, non della successiva scelta operata dalla Regione Lombardia, che quindi non rientra in questa vicenda.
SAN MATTEO DI PAVIA “TEST SIEROLOGICI PROSEGUONO”
L’accordo, raggiunto il 23 marzo, tra Diasorin e Policlinico San Matteo di Pavia comprendeva royaltes dell’1 per cento a favore della struttura ospedaliera sulle future vendite del prodotto. Per il Tar della Lombardia l’accordo «ha consentito ad un particolare operatore economico, scelto senza il rispetto di alcuna procedura ad evidenza pubblica, ancorché non tipizzata, di conseguire un nuovo prodotto che rimane nell’esclusiva disponibilità e commerciabilità dell’operatore». Quindi Diasorin «ha acquisito un illegittimo vantaggio competitivo rispetto agli operatori del medesimo settore, perché ha potuto contare in modo esclusivo sul determinante apporto di mezzi, strutture, laboratori, professionalità, tecnologie e conoscenze scientifiche messe a sua esclusiva disposizione dalla Fondazione». Alessandro Venturi, presidente della Fondazione San Matteo, ha annunciato che faranno appello con urgenza al Consiglio di Stato e chiederanno la sospensiva. Inoltre, ha assicurato che i test andranno avanti a prescindere. Anche Diasorin ha comunicato di aver dato mandati ai propri legali di proporre appello.