Tara Reade torna a lanciare nuove pesanti accuse nei confronti di Joe Biden, presidente degli Stati Uniti. L’ex assistente del commander in chief, intervistata in esclusiva dai microfoni del settimanale Oggi, racconta di aver subito un’aggressione sessuale dallo stesso Biden, ma denunciando avrebbe perso il lavoro: «Joe Biden alle riunioni a volte metteva le mani sotto i miei capelli – le parole rilasciate al settimanale italiano – mi massaggiava le spalle e cose del genere. Era strano. Mi riferirono che voleva farmi servire da bere a un evento perché gli piacevano le mie gambe. Seguendo il protocollo, mi sono lamentata del suo comportamento con i miei supervisori. Dopo la mia denuncia, nei miei confronti si creato il gelo. Poi il mio supervisore mi ha chiesto di portargli la sua borsa da palestra che aveva dimenticato e l’ho fatto. In quel momento è avvenuta l’aggressione sessuale».



Tara Reade faceva parte nel 1993 dell’allora senatore Joe Biden, e amareggiata aggiunge: «Ci si chiede perché le donne non denuncino molestie e aggressioni sessuali. Il motivo è semplice: quando lo facciamo veniamo attaccate e perdiamo tutto. Io segnalai i comportamenti del presidente nel 1993, nel 2019 e infine nel 2020 e sono stata accusata di essere una traditrice, un agente russo, una bugiarda». I detrattori l’accusano di aver denunciato per ottenere visibilità, ma lei replica: «Bisogna smetterla con questo mito dello stupro. Nessuna donna vuole diventare famosa per essere stata stuprata, è un’attenzione negativa, è umiliante. La vera domanda è: un omicidio dopo trent’anni è ancora un omicidio? E uno stupro, dopo trent’anni è ancora uno stupro?».



TARA READE, E LE ACCUSE AI REPUBBLICANI: “TRUMP HA PIU’ ACCUSE DI MOLESTIE DI JOE BIDEN”

E in difesa della Reade non si è schierato nemmeno il partito Repubblicano, acerrimo nemico di Biden: «Trump ha più accuse di molestie di Biden, e quindi l’argomento è tabù, e poi sanno benissimo che io sono sempre stata democratica: non andrei mai a una convention del loro partito».

Tara Reade ha quindi aggiunto: «Ho perso il lavoro dopo aver avviato il processo di presentazione della denuncia per molestie sessuali. Ho fatto una denuncia alla polizia solo nel 2020. Dov’è il rapporto sulla denuncia fatta nel 1993? Non so dove l’ufficio di Biden abbia archiviato il rapporto, ma mi è stato detto che potrebbe essere nei suoi file sigillati nell’Università del Delaware… Ogni timore che avevo di farmi avanti su quanto accaduto nel 1993 si è avverato. Biden ha usato le sue risorse e i suoi contatti con i media per perseguitare me e la mia famiglia senza sosta».